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Da spirano

Bruno, 80 anni, parte per Marsiglia a cercare il fratello legionario “scomparso” nel 1957

Bruno Riva andrà in Francia in auto per trovare Pietro: "Pare si sia arruolato nella Legione straniera. Spero di poterlo riabbracciare, è una vita che lo cerco"

“È uscito di casa di casa il giorno dell’Epifania del 1957, dicendo che sarebbe andato al cinema a Bergamo: non è più tornato”. Da quel freddo inverno di oltre sessant’anni fa Bruno Riva non ha mai smesso di sperare nel ritorno del fratello Pietro. E ora, a 80 anni, più determinato che mai, è pronto a partire in auto per la Francia per cercarlo nella Legione straniera, dove si sarebbe arruolato.

Bruno, classe 1937, è il secondo di sette fratelli, cresciuti in una famiglia di contadini di Spirano. Dopo di lui, tre anni più tardi, venne alla luce Pietro. I due erano molto legati da piccoli e si raccontavano qualsiasi cosa. “Finite le scuole elementari – racconta – tutti noi iniziavamo a lavorare in famiglia, dando una mano a mamma e papà in campagna. A Pietro però non piaceva questo lavoro. Mi diceva sempre che il suo sogno sarebbe stato quello di arruolarsi nella Legione straniera francese”.

Il ragazzo lascia così i campi e cerca fortuna prima come panettiere, poi come operaio. Fino al 1957. “Era il 6 gennaio – prosegue Bruno – e Pietro uscì di casa per andare al cinema a Bergamo. Non rientrò mai più e di lui non abbiamo più avuto notizie. Ricordo bene quel freddo e triste giorno”.

Col tempo la famiglia Riva abbandona ogni speranza. Ma non Bruno, che non si rassegna. Chiama anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, ma nulla. Di Pietro nessuna traccia.

Fino a qualche settimana fa, quando entra in contatto con una donna di Romano di Lombardia, il cui padre è a Marsiglia ricoverato in un ospedale per legionari, lo storico corpo militare d’élite dell’esercito francese strutturato su undici reggimenti: “Dice di averlo visto là – conclude l’ottantenne di Spirano – . Conosce un generale e ha detto di potermi aiutare a cercarlo. Per questo oggi (giovedì 17 maggio) parto per la Francia. Vado in auto, ho ancora una buona dimestichezza alla guida visto che ho lavorato anche come autista di bus. Spero di ritrovarlo, vorrei tanto abbracciarlo. È una vita che lo cerco“.

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