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La decisione

Dietrofront dopo le polemiche: niente adorazione in riparazione al gay pride

Il Popolo della Famiglia ci ripensa e annulla l'evento inizialmente previsto per il 21 maggio alla chiesa del Convento dei frati Cappuccini: "Opportuno annullare l’iniziativa, ma prosegue l'impegno a tutela e salvaguardia della vita e della famiglia"

Dietrofront: il 21 maggio non ci sarà alcuna adorazione eucaristica in riparazione al gay pride. Lo ha deciso il Popolo della Famiglia che è tornato sui suoi passi dopo le polemiche scatenate nei giorni scorsi dall’organizzazione dell’ora di preghiera nella chiesa del Convento dei frati Cappuccini.

Il Coordinamento provinciale del Popolo della Famiglia (PDF) di Bergamo, ringrazia i Padri Cappuccini di Bergamo per la loro disponibilità manifestata ogni volta che i laici hanno desiderato esprimere con la preghiera e iniziative culturali il sostegno ai valori cristiani fondamentali. Esprime solidarietà a chi ha subito intimidazioni e offese, sempre anonime secondo una vile consuetudine, per aver promosso e sostenuto l’iniziativa.

Il PDF è un movimento politico e culturale laicale, non confessionale, che ha come programma il riferimento diretto alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. Ha promosso iniziative a difesa dei principi non negoziabili come valori fondanti la dignità umana e i medesimi insegnati dalla Chiesa nel corso della sua storia, quali:il diritto alla vita (contro cui aborto e eutanasia sono offese inaccettabili), l’unione tra uomo e donna come fondazione della famiglia naturale (di fronte alla quale nessun’altra formazione sociale può essere equiparata), i bambini hanno diritto a essere figli di un padre e di una madre (e da loro educati), la difesa della libertà educativa e religiosa, la salvaguardia della dignità della donna (contro la pratica dell’utero in affitto), il diritto dei più piccoli a essere difesi dalla violenza (contro gli scandali aberranti della prostituzione minorile e della pedofilia).

Il PDF afferma la propria contrarietà al modello antropologico relativistico che pervade questo nostro tempo contemporaneo, modello più volte condannato dai papi San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, pur essendo consapevole della necessità di distinguere il peccato dal peccatore secondo la definizione operata da San Giovanni XXIII.

Il PDF, poiché non si può restare silenziosi di fronte alla violazione dei valori costituivi dell’essere umano, ha ritenuto opportuno proporre l’iniziativa dell’ora di riparazione per il Gay Pride di Bergamo.

Tuttavia, dal momento che ha a cuore l’importanza di un confronto sereno e costruttivo, schietto e deciso, a cominciare con la propria Comunità ecclesiale, per il senso di responsabilità che nutre nei confronti della diocesi di Bergamo, ha ritenuto opportuno annullare l’iniziativa, fatto che non impedirà di proseguire il proprio impegno a tutela e salvaguardia della vita e della famiglia.

Viviamo in un tempo nel quale le verità più elementari riguardo la vita sono poste in discussione da chi nega i diritti naturali più elementari, desidera la riduzione delle persone a oggetto e merce, professa la cultura della morte e abbraccia il nichilismo.

Vengono alla mente le parole di una preveggenza straordinaria di G.K. Chesterton, il grande scrittore convertito dall’Anglicanesimo al Cattolicesimo, scritte nel 1905: “La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. E una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto. S’avvicina il tempo –e per alcuni è già venuto –in cui una vita normale, una vita da onest’uomo, richiederà sforzi da eroe”.

Il PDF coglie l’occasione per invitare tutti a una profonda riflessione sulla vicenda, a interrogarsi sull’importanza della libertà di pensiero e di espressione sancita dal dettato costituzionale, a impegnarsi perché la cultura della morte non abbia il sopravvento.

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