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Il viaggio

“I miei due anni da ragazza alla pari negli Stati Uniti: un rito di passaggio per diventare grande”

Mi sono riscoperta più decisa, meno spaventata all’idea di dire quello che penso, più indipendente e forse un po’ più testarda

Due anni sono tanti. Sono 24 mesi, 96 settimane e 730 giorni. Accadono moltissime cose in così tanto tempo: cambia il mondo, cambi città e cambi te. Viaggiare ti apre la mente, tutti lo dicono e sembra così retorico, ma quando torni da due anni all’estero ti rendi conto che è vero.

Partire come ragazza alla pari è stata la scelta migliore che abbia mai fatto. Era la scelta giusta per me, non significa che sia la scelta giusta per tutti. Io ho preso un rischio quando me ne sono andata. Ho congelato la mia laurea, a un passo dal conseguirla, perché l’idea di rimanere mi terrorizzava più dell’idea di ricostruirmi una vita. Ho cercato di far stare tutto il necessario in una valigia da 23 kg e un carry-on, con lacrime di commozione nel salutare amici e familiari ho preso quell’aereo con tanta voglia di rinascere. Appena atterrati a New York vidi lo skyline di grattacieli stagliarsi al tramonto dal finestrino dell’aereo. Sorrisi serena, ce l’avevo fatta.

I don’t know if magic exists in the world, but I think water is the closest thing to it. I’ve hiked 10 miles to reach this amazing oasis in the middle of the Grand Canyon. I was covered in dust and I probably stepped on more donkey’s poops than I want to imagine. I was tired but I was so happy. I’ve seen so many beautiful things in the past two years but this waterfall has been the best view so far. So magical, so inspirational, so true and hidden. A gem that I had the luck to see before I leave this amazing country after two awesome years of my life. I’m so grateful for what I did and with who I did it @just__take__me__away. . . . . #havasufalls #supai #falls #waterfall #waterfalls #arizona #wonder #girl #italian #culturalcare #aupairinamerica #aupairinusa #water

Un post condiviso da Elena Locatelli (@elenalocatelli_) in data:

New York non è stata la mia destinazione finale. Dopo un aereo per Chicago, un volo cancellato e tre ore di pullman arrivai a Madison, Wisconsin. Io lì, in quella città senza grattacieli nata su un istmo sono rinata. Giorno dopo giorno ho abbandonato le paure e le ansie che la vecchia me si era portata dall’Italia. Ho acquisito sicurezza nella vita, ho più o meno capito dove voglio indirizzare la mia carriera, ho scoperto una nuova parte di me tra i confini di quella città. Io a Madison mi sono sentita a casa dal primo momento. Non importava che fuori ci fossero -20 gradi o che nevicasse anche a metà aprile, a me Madison ha dato una possibilità di riscoprirmi, una possibilità che se fossi rimasta a casa non avrei mai trovato. Mi sono riscoperta più decisa, meno spaventata all’idea di dire quello che penso, più indipendente e forse un po’ più testarda. Il freddo del Wisconsin mi ha plasmata in una persona più forte, avvolgendomi con il calore delle persone che hanno reso i miei due anni lontana da casa mai nostalgici. L’unica certezza che avevo quando sono partita è che avrei avuto una famiglia ospitante. Di altro, poco era certo. Non sapevo se avremmo connesso, non sapevo se erano davvero le persone che sembravano su Skype o via messaggio, non sapevo come mi avrebbero trattata. Era tutto un sogno ma grazie al cielo reale. La famiglia Shell mi ha accolta fin dal primo momento come parte integrante delle dinamiche famigliari. I tre bambini di cui mi prendevo cura sono diventati come fratelli minori e i genitori come fratelli maggiori. Non sempre tutto è stato rosa e fiori, discussioni ci sono state come in qualsiasi famiglia ma se dovessi tornare indietro non cancellerei nemmeno quei momenti perché hanno reso il nostro rapporto ancora più saldo. Quando trovi una seconda famiglia tutto il resto diventa più semplice. L’esperienza in sé si arricchisce giorno dopo giorno grazie alle possibilità che la pace famigliare ti dà mentalmente. Esci e conosci persone, persone speciali. Ho sviluppato amicizie che so perfettamente che, nonostante la distanza, rimarranno parte integrante della mia vita per gli anni a venire. Persone che sono riuscite a vedermi per la nuova me, accettando anche parti della persona che ero. Persone che mi hanno permesso di vivere esperienze uniche. Madison è stata la base dei miei due anni negli Stati Uniti ma 25 stati su 50 sono stati la sede temporanea di vacanze e road trip. Ho visitato quasi tutto quello che volevo, sono tornata a casa con pochi soldi dalla mia esperienza ma con un bagaglio di ricordi che è impossibile da equiparare. Non rimpiango ogni singolo centesimo che ho speso per un viaggio perché mi hanno portato a rilassarmi su una spiaggia delle Hawaii, a camminare tra le luci degli hotel di Las Vegas, a cantare a squarciagola canzoni country in un bar di Nashville, ad inzupparmi sotto le cascate del Niagara, a cercare Yogi a Yellowstone, ad osservare New York dal Top of the Rock, a fare surf a Los Angeles e a camminare per 16 km lungo il Gran Canyon per raggiungere il più remoto villaggio degli Stati Uniti continentali.

Another amazing adventure has come to an end. Everything was more than I expected, more than anything I could ever imagine in my wildest dreams. We had such a blast even in the bad luck. We visited 6 States, we saw wildlife, we took so many pictures, we laughed hard, we made terrible jokes that now are our inside jokes and we sang loudly. We saw so many different landscapes my words can barely describe them and give them the right justice that they deserve. I fell in love with every mountain, curve, plain, lake, tree, sunset and sunrise that we saw. Pictures can't truly and deeply collect all the beauty that this road trip made me discover. I'm so thankful for my fellow companions Franzi, Giusy and Andrea because without them this road trip wouldn't have been as much as funny as it was. Thanks to all the people that we met and were there to help us when we truly needed. Thank you, America because of your birthday we had the chance to take this awesome trip thru your beauties. This has been one of the greatest experiences of my life. I'm always going to remember those long endless roads, the landscape constantly changing, country songs in my ears and that feeling in your guts that you made the right decision. #roadtrip #road #wyoming #middleofnowhere #aupairlife #culturalcare #independenceday #bluesky #landscape #amazing Un post condiviso da Elena Locatelli (@elenalocatelli_) in data:

Ho vissuto la mia esperienza al 100%, mai mi sono tirata indietro di fronte a una proposta di viaggio o anche solo a un weekend a scoprire qualcosa di nuovo. Due anni fa presi in mano la mia vita, smisi di sottostare i miei pensieri alle regole sociali e cominciai a riflettere su me stessa e su cosa mi rendesse felice. Ora, a due anni di distanza, con questo capitolo che si è concluso da tre mesi, so dove voglio andare e lo devo solo alla decisione che mi portò a vivere tantissime avventure dall’altro lato dell’oceano.

Per qualsiasi informazioni sul programma di ragazza alla pari potete contattarmi alla mia mail: elena.locatelli23@gmail.com

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