C’è un punto all’ordine del giorno del prossimo comitato esecutivo Cisl fissato per il 26 aprile all’agriturismo Monte Cura di Albino troppo “sospetto” per non scatenare attorno a se rumors.
In quella sede, oltre alle Rsu del pubblico impiego e della scuola, è infatti iscritta una generica e inattesa, comunicazione del segretario generale Ferdinando Piccinini.
E tra gli scenari più plausibili c’è la possibilità che Piccinini voglia annunciare la propria volontà di farsi da parte: a 60 anni il segretario generale della Cisl di Bergamo avrebbe già diritto alla pensione e potrebbe dare così il via ai lavori per la formazione della nuova segreteria, passando da un consiglio generale o da normali consultazioni per arrivare alla formulazione della proposta più condivisa possibile.
Piccinini, riconfermato a larghissima maggioranza lo scorso 10 aprile alla guida del sindacato di via Carnovali per il suo terzo mandato congressuale, andrebbe in scadenza solo tra la fine del 2019 e il 2020 per sopraggiunto limite massimo di carica, ovvero 12 anni: la sua prima volta nel 2008, in concomitanza col passaggio alla segreteria regionale dell’allora segretario provinciale Gigi Petteni, da poco meno di un mese nuovo presidente Inas (LEGGI QUI L’ANTICIPAZIONE DI BERGAMONEWS).
Un’eventualità, quella delle dimissioni, che a pioggia coinvolgerebbe tutta la segreteria: insieme a Piccinini, infatti, lascerebbe anche Giacomo Meloni, con Francesco Corna, oggi segretario organizzativo, in pole position per il ruolo di leader provinciale.
Due uscite dalla segreteria, però, significherebbero necessariamente anche due nuovi ingressi: e qui i nomi in ballo sarebbero sostanzialmente tre e già molto noti all’interno dell’organizzazione sindacale, ovvero Mario Gatti, segretario generale del Pubblico impiego, Danilo Mazzola, segretario degli Edili-Legno, e Alberto Citerio, segretario del Commercio.
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