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Nella notte

Ghisalba, tenta la fuga col mezzo edile appena rubato: inseguito e arrestato

Protagonista della curiosa vicenda un 63enne pluripregiudicato della provincia di Lecco che era riuscito a rubare un sollevatore telescopico da un cantiere a Tagliuno.

Si era introdotto in un cantiere di Tagliuno di Castelli Calepio e aveva tentato la fuga a bordo di un sollevatore telescopico del valore commerciale di oltre 150mila euro: il colpo pianificato da un 63enne italiano pluripregiudicato originario della provincia di Lecco è però stato sventato dai carabinieri di Treviglio che lo hanno intercettato a Ghisalba dopo un inseguimento iniziato a Cologno al Serio, nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 aprile.

L’uomo, una volta fermato, è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e possesso ingiustificato di grimaldelli.

Dopo il furto avvenuto all’interno di un cantiere attivo nella zona industriale di Tagliuno, il 63enne è stato poi intercettato nella Bassa Bergamasca da parte di una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Treviglio; da qui ne è nato un inseguimento, prima su strada e poi a piedi, terminando infine in un campo agricolo dove lo stesso malfattore aveva cercato infine, disperatamente, la fuga a piedi.

Immobilizzato prontamente dai militari del “112-Pronto Intervento”, il 63enne è stato quindi dichiarato in stato di arresto. Nella sua disponibilità materiale sono state rinvenute anche diverse chiavi “universali”, utilizzate generalmente per l’accensione di mezzi d’opera come appunto quello recuperato dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio.

Tale mezzo pesante, già in nottata, veniva restituito al proprietario, un imprenditore della provincia di Brescia con un cantiere in opera nella provincia di Bergamo, teatro dell’azione criminosa interrotta poi dai militari dell’Arma.

Trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Treviglio, su disposizione del PM di turno, nella mattinata di mercoledì si svolgerà la relativa udienza di convalida davanti al Tribunale di Bergamo con il rito per “direttissima”.

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