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La polemica

Cagnoni: “Belotti sbaglia, sulla tramvia in Val Brembana serve il dialogo”

L'ex sindaco di Vertova, candidato al Consiglio regionale per “Noi con l'Italia”, bacchetta il segretario provinciale della Lega: "Attaccare a testa bassa il Comitato è sbagliato"

In Val Brembana si è recentemente costituito il “Comitato di tutela della ferrovia e di difesa dell’ambiente e della salute”. L’obiettivo è quello di trovare un’alternativa alla vendita dell’ex sedime ferroviario da parte del Comune di Zogno alla Sanpellegrino per la realizzazione del nuovo insediamento produttivo dell’azienda in località Alderò.

Una protesta (pacifica) che non è piaciuta a Daniele Belotti, candidato alla Camera della Lega, che ha definito il gruppo “un comitato contro lo sviluppo e l’occupazione in Val Brembana”. Parole che non vedono d’accordo Riccardo Cagnoni, candidato al Consiglio regionale per “Noi con l’Italia” e da anni in prima linea per la realizzazione della tramvia in Val Brembana oltre che prolungamento della T1 da Albino a Vertova in Val Seriana: “Comprendo la posizione di Belotti, ma non condivido la sua visione complessiva – commenta l’ex sindaco di Vertova –. Sicuramente il fatto che un’azienda come la Sanpellegrino, conosciuta in tutto il mondo, punti ad investire ingenti risorse sul territorio della Val Brembana è una notizia positiva, perché ciò comporta nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per tutta l’area.

“Allo stesso tempo, però, la cosa non preclude l’idea della tramvia e credo sia errato attaccare il neonato Comitato – continua Cagnoni -. Lo stesso presidente della Teb, Filippo Simonetti, ha sottolineato come il progetto dell’azienda non pregiudichi a priori la possibilità di una futura estensione del T2. La tutela del sedime ferroviario, dal mio punto di vista, è importante proprio perché da lì, in questo momento, passa il progetto della tramvia. Allo stesso tempo, però, credo sia corretto tenere aperte tutte le alternative, purché salvaguardino e non precludino in futuro la possibilità di poter ricostituire il trasporto su rotaia fino a Zogno come lo fu nei gloriosi anni della ferrovia. In tal senso, attaccare a testa bassa il Comitato lo trovo sbagliato: serve dialogo tra le parti. Solo così sarà possibile trovare un punto comune che, da un lato, tuteli le richieste delle imprese desiderose di investire in Val Brembana e, dall’altro, salvaguardi la possibilità di portare a compimento un progetto per cui mi batto da anni e dal quale ritengo passi gran parte del futuro sviluppo del nostro territorio”.

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