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Il bilancio 2017

Vertenze sindacali, recuperati 15 milioni per 3mila lavoratori

Presentati i dati di Sindacare CISL di Bergamo. Calano i licenziamenti, crescono gli infortuni: il mondo del lavoro visto dal vertenziere

Le più significative, per dimensione e importanza dell’azienda, sono state quelle con Poledil e JD Service, per le quali sono state seguite alcune decine di lavoratori. Si chiude un altro anno di vertenze e anche il 2017 (secondo i dati del servizio Sindacare della CISL di Bergamo) denuncia che la crisi non da particolari segnali di inversione.

L’attività di monitoraggio, svolta in totale da 12 operatori, ha consentito nel corso dell’anno di recuperare circa 15 milioni di euro per mancati pagamenti, spettanze e diritti al risarcimento, ma anche riconoscimento dei diritti lesi e recuperi da INPS e fallimenti a favore di oltre 3 mila lavoratori assistiti, anche per pratiche avviate in anni precedenti.

“La gente ha ancora bisogno degli uffici vertenze – afferma Salvatore Catalano, responsabile di Sindacare, l’ufficio vertenze della CISL di Bergamo –. Malgrado una diminuzione progressiva, dobbiamo dire che la gente è ancora tanta, se consideriamo che il livello occupazionale si è abbassato in misura considerevole. Nel caso specifico dell’Ufficio della CISL – continua lo stesso Catalano – nonostante i fallimenti abbiano avuto una sensibile riduzione, il numero dei lavoratori che si è rivolto a noi per questo particolare aspetto è aumentato, a testimonianza di una immagine di affidabilità sempre maggiore”.

Se da un lato continua l’aumento delle vertenze legate al recupero dei crediti (“molte aziende non pagano e i lavoratori devono ricorrere al sindacato”, osserva Catalano) rispetto all’anno scorso l’Ufficio Vertenze della CISL di Bergamo ha assistito 243 lavoratori in meno “ma non perché sia calato il bisogno di tutela – sottolinea sempre il responsabile dell’Ufficio Vertenze -. Nonostante i grandi clamori sollevati per le modifiche sulla legislazione del lavoro, i licenziamenti calano (dato confortato anche dai report della DTL, ndr), mentre aumenta il numero delle persone che presenta cause relative a infortuni, malattie professionali e danno biologico: la gente, per fortuna, inizia a avere coscienza dei propri diritti”.

Nel 2017 sono state aperte 904 pratiche per vertenze e 959 per fallimenti di azienda. Il profilo dell’utente è ancora per la maggior parte uomo (59%), italiano (76%) e assunto a contratto a tempo indeterminato (89%). Le ragioni principali per cui sono sorti i contenziosi individuali riguardano il recupero crediti mensilità e il TFR (il 76,1% delle azioni) e il licenziamento (15%): i settori più rappresentati sono quello del commercio (48,2%) e quello manifatturiero (24, 5%).

I 959 lavoratori intercettati dall’Ufficio Vertenze CISL per le pratiche delle 272 aziende in procedura a Bergamo e in provincia provengono dal settore metalmeccanico (nel 39% dei casi), dal commercio (18,5) e dall’edilizia (17,5). Questo comparto solo tre anni fa rappresentava il 36% delle vertenze, ennesima dimostrazione del crollo economico e occupazionale di un settore strategico per la provincia.

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