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L’invito

“Scaricate tutti la app 1SAFE, ci aiuterete a prevenire furti e pericoli a Bergamo” video

Gabriella Messina, comandante della polizia locale di Bergamo, entusiasta della nuova app. L'ideatore Claudio Rota: "Tanti Comuni ora la vogliono"

“Il bilancio di questo primo periodo è positivo, ma se più gente scaricherà l’applicazione i risultati saranno migliori”. Il comandante della polizia locale di Bergamo Gabriella Messina ha accolto con entusiasmo 1SAFE, l’applicazione gratuita per smartphone che sta cambiando il concetto di sicurezza partecipata a Bergamo. I suoi agenti, infatti, possono contare ora sulle segnalazioni in tempo reale dei cittadini, che attraverso un click sullo schermo del proprio telefonino possono avvertire gli agenti su episodi di criminalità o situazioni di pericolo.

1SAFE è nata da Claudio Rota imprenditore 46enne di Bergamo, titolare della Si2001, che conta 140 dipendenti. Uno di loro, allora stagista di 23 anni, Alessandro Pergola di Milano, nel settembre del 2016 inizia a lavorarci: “L’idea era partita da un mio amico – racconta Rota – , che mi chiese di realizzare un qualcosa che permettesse di avvisare tutti con un pulsante quando c’era un pericolo. Alessandro l’ha portata avanti con successo”.

Pronta l’app, la società cerca sponsor per diffonderla: “Ci servivano circa tre milioni di euro. Un’impresa impossibile. Allora pensai di proporla, in modo gratuito, al Comune di Bergamo in modo che facesse da cassa di risonanza. Lo scorso novembre ho incontrato il sindaco Giorgio Gori, il quale, entusiasta del mio lavoro, accettò in pochi minuti definendolo geniale”.

Di lì a pochi giorni il via, ed ecco che dal 14 dicembre la nuova app è disponibile su gli store di tutti i telefonini, sia per quelli con sistemi operativi iOs che Android.

ECCO COME FUNZIONA 1SAFE:

“A Bergamo abbiamo 1089 iscritti – spiega il comandante Messina – , non sono ancora molti ma è necessario che si conosca lo strumento. Abbiamo avuto circa 60 segnalazioni finora. La maggior parte soprattutto per incidenti stradali. Poi su una serie di persone sospette, tra cui una per due nomadi che facevano la questa e giravano tra le abitazioni, però li aveva viti un pio d’ore prima. Ecco, la segnalazione dovrebbe essere il più celere possibile”.

Non mancano alcune segnalazioni piuttosto particolari: “La notte di Capodanno ne abbiamo ricevuta più di una per lo scoppio dei petardi. Oppure quella relativa un soggetto con problemi che girava per strada con uno spazzolone e un cartello in mano. Infine, un cittadino ci ha fatto sapere di aver subito un furto, ma un anno prima”.

Si può fare un primo bilancio? “Siamo la prima città ad averla. Posso dire che si tratta di uno strumento utile – afferma Messina -. I cittadini devono ora recepire qual è la cosa innovativa.La stiamo menzionando nei gruppi di quartiere con il sindaco. Ricordiamo sempre che il numero unico per le emergenze è il 112 e questa app non può essere un sostitutivo.

Diversi i Comuni della nostra provincia, e non solo, che sono interessati a 1SAFE: “Nell’ultimo mese ne ho parlato con una trentina di amministrazioni tra Bergamo, Brescia e Milano -conclude Rota -. Alcune hanno già dato il via libera. Il costo dipende dal numero di abitanti. A breve inizieremo a proporla anche ad altri luoghi di aggregazione, come i centri commerciali”.

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