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Le pagelle

Muro giallo abbattuto: Mancini sconfigge il Chievo

Le immancabili pagelle di Giulio Bassani su Atalanta - Chievo

Berisha SV: è inoperoso per tutta la durata del match,anche perché i clivensi non concludono mai nello specchio della porta, e stavolta è bravo nelle uscite alte, dove ultimamente sembrava avesse perso un po’ di smalto.

Toloi 6,5:nel primo tempo è semplicemente sontuoso nei tempi di anticipo e ripartenza anche a causa del poco pressing da parte dei giocatori ospiti, mentre nella ripresa sbaglia qualche appoggio di troppo ma nel complesso non va mai in confusione ed è autore di una prova soddisfacente.

Mancini 7,5: secondo gettone dal primo minuto per la giovane promessa cresciuta nel vivaio della Fiorentina che, a sorpresa, viene schierato al posto di Palomino e decide il match al 72′ con un colpo di petto ravvicinato e qualche minuto di attesa per attendere la convalida del VAR. Per il resto grande senso della posizione, ottimo tempismo e letture in anticipo, è tignoso, fisico e Meggiorini viene contenuto alla grande. Questo è l’ennesimo capolavoro dell’Atalanta e di Gasperini.Lo diciamo sottovoce, ma il ragazzo avrà un grande futuro, per il dopo-Caldara non dobbiamo preoccuparci.

Masiello 7: dopo una prova contro la Juventus un po’ al di sotto delle aspettative, torna su grandi livelli. Al 67′ prova anche il gran gol con una conclusione che si spegne sul fondo di un niente e negli ultimi minuti è lucido e ripulisce, spazza l’area, tutti i palloni di testa sono suoi e da vero leader conduce la Dea alla vittoria.

Hateboer 6: il potenziale è tanto, ma a volte pare che non lo sfrutti al meglio, la sua propulsione sulla corsia di destra è un’arma che potrebbe spaccare la partita e infatti quando si “accende” non ce n’è per nessuno, ma si limita spesso al compitino ed è poco intraprendente(anche se gli spazi sono pochi). Al 49′ è bravo a servire con un cross basso nel cuore dell’area Cristante che però calcia alto, e nel finale strappa comunque la sufficienza perché è attento nel forcing finale gialloblu.

Freuler 8: mister mille polmoni, è sempre titolare ed è sempre uno dei primi per chilometri in campo, una pila inesauribile di energia e tecnica. È colui che dà equilibrio tra le due fasi, un metronomo elegante, con una visione di gioco pazzesca ed è un interprete del ruolo ormai imprescindibile nello scacchiere di Gasperini perché se prima era un giocatore importante soprattutto per sostanza, ora è il connubio perfetto tra quantità e qualità. Al 23′ salta Bani al limite dell’area ma il tentativo dello svizzero finisce lontano dalla porta difesa da Sorrentino. Proprio nell’ultimo minuto di recupero riesce a spegnere le flebili speranze gialloblu strappando palla a Birsa.In questa occasione è primo per palle recuperate.

De Roon 7,5: è tornato da un bel po’ di partite a questa parte l’olandese che abbiamo sempre ammirato ed ora non si può fare a meno nemmeno di lui. Altra grande prova di sostanza e sacrificio, giganteggia contro l’esperto e fisico centrocampo a tre di Maran e al 76′ in contropiede imbeccato da Ilicic ha l’occasione per ammazzare definitivamente la sfida ma Sorrentino manda sulla traversa la sua conclusione.

Spinazzola 7: al rientro dopo il piccolo infortunio che gli aveva fatto saltare Sassuolo e Juve, gioca una gara molto positiva con tanta spinta in fascia sinistra, qualche ottimo cross insidioso e tanta buona volontà nel finale dove riesce con le sue ripartenze a far respirare i compagni. Siamo stati severi quando non regalava prestazioni degne del suo nome, ora diamo a Spina quel che è di Spina e il voto arriva da sé.

Cristante 7: se trasformasse in gol ogni palla che capita sui suoi piedi o sulla sua capoccia lotterebbe per il primato nella classifica marcatori con Immobile e Icardi. Il numero 4, in posizione molto avanzata, quasi da punta ha una grande quantità di occasioni per sbloccare il match: prima due colpi di testa che finiscono di poco a lato, poi al 31′ cerca più la precisione che la potenza dal limite e Sorrentino compie un grande intervento; al 43′ conclusione rasoterra che termina fuori di un nonnulla. Anche nella ripresa è pimpante e le palle-gol non tardano ad arrivare: al 49′ da posizione super favorevole alza troppo il tiro sciupato una clamorosa occasione e qualche istante più tardi ci prova ancora di testa ma senza fortuna. Infine è protagonista nell’azione con lo stacco di testa su corner di Ilicic a servire Mancini. Manca solo il gol, ma ha sempre piedi e testa calda e pronti a colpire.

Petagna 6,5: fa quasi a botte con due difensori così fisici come Dainelli e Gamberini, si mette a servizio della squadra con assist molto interessanti come quello in profondità per De Roon e quello nel finale di primo tempo per Cristante e nel complesso merita ampiamente la sufficienza.
(Dal 64′ Cornelius 6: entra, fa a sportellate con la retroguardia clivense proteggendo palla e conquistando punizioni molto importanti per attenuare il forcing degli uomini di Maran e far salire i compagni. Al 79′ a tu per tu con Sorrentino si fa respingere una ghiottissima palla-gol che avrebbe messo in ghiaccio la partita. )

Ilicic 7: viene spesso raddoppiato se non triplicato dagli ospiti che vogliono inibire e spegnere sin dal principio i suoi movimenti e la sua qualità e non disdegnano di rifilare anche qualche colpo duro allo sloveno. Al 27′ fa partire a tutto gas un destro potente che finisce alto sulla traversa,avrebbe fatto “venir giù” la curva Pisani. Nella ripresa al 61′ cerca in acrobazia di insaccare ma Bani si immola sulla linea di porta. Nel finale lascia spazio a Palomino dopo un’ottima prova contro il muro vero e proprio dei veronesi.
(Dal 83′ Palomino 6,5:inserito nel finale per dare una mano in copertura, è sempre preciso e non perde mai la bussola.)

Gasperini 7,5: queste sono le sfide da vincere ma sono anche quelle più difficili in cui bisogna dimostrare pazienza nel girare palla e trovare il momento giusto per colpire, caparbietà per portarle a casa. Contro un Chievo, chiuso, fisico ed esperto e senza gli acciaccati Gomez e Caldara la squadra sforna una prestazione attenta, propositiva, sempre con il pallino del gioco in mai e mai in difficoltà se non un po’ di apprensione negli ultimi istanti. L’Atalanta grazie all’ennesima scommessa vinta dalla società e dal mister di Grugliasco, Mancini, e approfittando dei pareggi tra Samp-Torino e Udinese-Milan,vola in classifica a quota 36 punti, al 7^ posto nella graduatoria, in piena lotta per un’altra incredibile qualificazione europea( il boato assordante dello stadio alla notizia della rete dell’Udinese è la conferma che si può fare è ci crediamo tutti). E poi, nota non di poco conto, i nerazzurri sono tornati alla vittoria in casa, che mancava da fine novembre: dall’Atleti azzurri d’Italia passerà una grande fetta di Europa visto che tutte le concorrenti dovranno giocare su questo campo gli scontri diretti. Avanti mister, sullo sfondo si intravede il Signal Iduna Park di Dortmund , ma ora testa solo al Crotone!

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