Il loro viaggio dalla Bielorussia si è concluso con l’arresto per oltraggio e lesioni a Pubblico ufficiale, oltre che per le minacce nei confronti di due addetti della Brebemi. Sono stati condannati a sei mesi di reclusione con pena sospesa Siarhei e Dzimitry Shaminka, 29 e 33 anni, i due fratelli camionisti che domenica 21 gennaio si sono resi protagonisti di una rissa con i poliziotti sul piazzale dell’area di servizio Adda sud a Caravaggio, lungo l’autostrada Brebemi.
I due autotrasportatori si erano fermati lì il giorno prima, per una sosta a base di cibo, ma soprattutto alcol. Tanto che quando il giorno seguente si sono avvicinati al loro mezzo due addetti della Brebemi, hanno iniziato a minacciarli pesantemente.
Si è reso così necessario l’intervento di una pattuglia della polizia stradale di Chiari. Quando sono arrivati gli agenti, però, i due bielorussi, visibilmente ubriachi, sono andati su tutte le furie e hanno iniziato prima a insultarli, poi a picchiarli: il fratello maggiore si è scagliato contro un poliziotto, mentre l’altro ha colpito il secondo con un calcio in faccia. Per loro si è reso necessario l’intervento dei medici.
Sono stati quindi chiamati i rinforzi, con altre due pattuglie, una da Montichiari e una da Seriate. I due fratelli sono stati arrestati. Ma una volta portati al comando della polizia stradale di Chiari hanno iniziato a tirare testate a porte e mobili.
Il giudice ha convalidato l’arresto e i camionisti sono stati condannati a sei mesi di reclusione, con pena sospesa in quanto incensurati.
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