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Sondaggio e playlist

Buon compleanno Adriano Celentano! Ottant’anni di canzoni, film e vita

E chi lo direbbe che Adriano Celentano spegne il 6 gennaio ottanta candeline? Noi lo vediamo sempre uguale: dinoccolato, mai fermo, ironico, con quel viso così espressivo e plastico...

Sono 80! E chi lo direbbe che Adriano Celentano spegne il 6 gennaio ottanta candeline? Noi lo vediamo sempre uguale: dinoccolato, mai fermo, ironico, con quel viso così espressivo e plastico… È vero che da un po’ si sottrae anche alla tv (ma lo vedremo presto sulle reti Mediaset in “Adrian“, la serie tv realizzata con Milo Manara), eppure nell’ultimo concerto all’Arena di Verona, cinque anni fa, il Molleggiato non era poi tanto diverso dal ragazzo della via Gluck che colpiva l’Italia degli anni Sessanta…

Già, la biografia umana e artistica di Celentano attraversa in pratica tutta la storia dell’Italia dal secondo dopoguerra: nasce a Milano il 6 gennaio 1938 al numero 14 di via Gluck da genitori pugliesi trasferitisi al nord per lavoro, e lì trascorre l’infanzia e l’adolescenza, lascia la scuola dell’obbligo, svolge diversi lavori.

Lo ‘scarto’ arriva negli anni ’50: Celentano si interessa sempre più alla musica, rimane ‘folgorato’ dalla colonna sonora del film “Blackboard Jungle” (diretto da Richard Brooks), in italiano “Il seme della violenza”, dal brano “Rock around the clock” cantato dal padre del Rock and Roll Bill Aley. La strada è segnata: Il 18 maggio del 1957, al Palazzo del Ghiaccio a Milano viene organizzato il primo festival italiano di rock and roll, Celentano lo vince con “Ciao ti dirò“, sul palco sale insieme a Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Luigi Tenco che formano con lui i “Rocky Boys“, e conquista anche il suo primo contratto discografico.

Il primo grande successo di Celentano è “Il ribelle“, del 1959, cui segue, nell’estate dello stesso anno, “Il tuo bacio è come un rock” e gira il primo film di successo, “I ragazzi del juke-box“, con la regia di Lucio Fulci. La carriera musicale e quella cinematografica sono lanciate, per Celentano cominciano le ‘consacrazioni’: nel 1960, ad esempio, Federico Fellini gli chiede un ‘cameo’ per “La dolce vita“, interpretare una sua canzone in una scena ambientata in un locale romano. Nel 1961 deve partecipare al Festival di Sanremo ma sta svolgendo il servizio di leva e c’è bisogno di una dispensa speciale, che viene firmata dall’allora ministro della difesa, Giulio Andreotti. Celentano arriva secondo ma la sua “24 mila baci” fa il pieno di vendite.

Il successo porta anche la voglia di indipendenza e Celentano sceglie di svincolarsi dalla casa discografica che lo aveva sotto contratto, la Jolly. Nasce cosi’ “Il Clan“, più che un’etichetta una sorta di ‘comune’ artistica in cui Celentano, che in quel periodo vende centinaia di migliaia di copie per ogni 45 giri, riunisce parenti (come il nipote Gino Santercole o la fidanzata dell’epoca Milena Cantù) e vecchi amici come Ricky Gianco e Miki Del Prete.

adriano celentano

Il primo maggio 1962 esce “Stai lontana da me” (musica di Bacharach, testo di Mogol), canzone con cui nasce ufficialmente il Clan Celentano.

Sul fronte privato, intanto Celentano stringe il ‘contratto’ più importante, e duraturo, della sua vita: sul set di “Uno strano tipo” incontra Claudia Mori, nome d’arte di Claudia Moroni, attrice e cantante romana e da quel momento i due formano una coppia ancor oggi indissolubile. Nel 1964 si sposano in gran segreto di notte, nella chiesa di San Francesco a Grosseto. Dal matrimonio nascono tre figli: Rosita Giacomo e Rosalinda.

Gli anni ’70 vedono Celentano quasi costantemente in testa alle classifiche italiane, con brani che hanno fatto la storia della canzone del nostro paese come “Una carezza in un pugno“, “Sotto le lenzuola“, “Storia d’amore“, “Prisencolinensinainciusol”, “Un albero di trenta piani” e “Svalutation“. Alla fine del decennio il molleggiato decide di chiudere con i concerti dopo aver radunato nelle piazze e negli stadi italiani, nel 1979, oltre 950mila persone. Il successo dei dischi rallenta. Nel 1991 la Mori diventa amministratore delegato della casa discografica di famiglia, la Clan Celentano srl, e dal 1994 si dedica completamente all’amministrazione del Clan.

adriano celentano

Nel 1998 Celentano si concede un secondo matrimonio, esclusivamente artistico: incide un album con Mina (‘Mina Celentano’) grande cantante e amica di sempre. Il disco ha un enorme successo con 1.600.000 copie vendute, spopolando nelle radio con i duetti “Acqua e sale” e con “Che t’aggia di“, canzone in dialetto pugliese accompagnata da un videoclip a cartoon, mandato in onda su Raiuno. Da allora e fino ad oggi Celentano occupa sempre i primi posti della classifica degli album più venduti in Italia. Il sodalizio si ripete nel 2016 con ‘Le migliori’, dove i due tornano a duettare.

Nell’ultimo quindicennio Celentano ha mantenuto intatte le due direttrici che lo hanno reso una personalità unica nello showbiz italiano: i successi discografici alternati alle invettive politico-sociali-ambientaliste e sempre più spesso anche religiose. Nel 2005 torna su Rai1 con “Rockpolitik” e la sua performance televisiva viene preceduta da infinite polemiche ma accolta come sempre da un grande successo di pubblico, con oltre nove milioni di telespettatori incollati allo schermo.

adriano celentano

Nel 2011 invece scende in campo con appelli espliciti a favore del sì in occasione del referendum sull’abrogazione dell’energia nucleare. Nel novembre 2011 pubblica un nuovo album di inediti ‘Facciamo finta che sia vero’ e poco dopo viene annunciata la sua presenza certa al Festival di Sanremo 2012, condotto da Gianni Morandi. 

Nell’autunno successivo il ‘Molleggiato’ torna dal vivo con due veri concerti-evento all’Arena di Verona che si intitolano ‘Rock Economy‘.

Nel febbraio 2013 decide di sostenere l’amico Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle in vista delle Elezioni politiche italiane del 2013 con l’inedito ‘Ti fai del male‘ che è un invito a votare e a scrivere una nuova storia per l’Italia.

Per festeggiarlo come si deve abbiamo preparato un sondaggio sulle canzoni più note e una playlist di Spotify con il meglio di Adriano Celentano. Buon ascolto e… Votate!

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