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Il concerto

Elio e le storie tese a Milano: la veglia funebre più allegra della storia

Ad Assago corone di fiori dappertutto, fazzoletti consegnati dalle hostess all’entrata e i musicisti vestiti in nero ed incravattati come il “caro estinto”.

Il 19 dicembre si è tenuto, al Forum di Assago, l’ultimo concerto del gruppo Elio e le Storie Tese. La band, capitanata da Elio (Stefani Belisari) nasce intorno al 1980. Con l’entrata successiva di Rocco Tanica alle pianole (Sergio Conforti), Cesareo alle chitarre (Davide Civaschi), Feiez ai fiati (Paolo Paingada), Faso ai bassi (Nicola Fasani), Christian Meyer alle batterie, tra ’85 e ’86 iniziano i primi concerti al Magia e allo Zelig di Milano.

Tra gli studenti dell’aria milanese e dintorni circolano i primi bootlegs, che ne fanno già una band di culto. Storico il “Live in Borgomanero” di cui detengo una preziosissima audiocassetta. Del 1989 il primo disco (Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu); da allora ad oggi oltre 20 lp tra live e studio.

La produzione degli Elii si segnala fin da subito per l’originalità, tra rock demenziale, progressive, fusion, hard rock, disco e canzone nazional popolare. I testi ironici e la sublime capacità dei musicisti fanno di Eelst un gruppo straordinario ed unico nel panorama nostrano. I brani, tutti composti dalla band, citano Genesis, Weather Report, Earth, wind & fire, James Taylor, Bee Gees, Deep Purple etc etc; passano da Gianni Morandi a Cristina D’Avena, da Toto Cutugno ai canti di chiesa; qualsiasi genere per la band non ha segreti.

Nel 1996 gli Elii partecipano al Festival di Sanremo con il brano “La terra dei cachi”. Grande successo di pubblico e critica; si aggiudica il secondo posto e il premio dei critici. Da allora le partecipazioni/conduzioni a trasmissioni televisive, radiofoniche, films non si contano (Mai dire gol, Tutti gli uomini del deficiente, Dopofestival, Parla con me, X Factor).

Nel 1998 l’amico Feiez muore accasciandosi sul palco per un’emorragia cerebrale. Il gruppo, scosso per la perdita, vacilla ma poi decide di continuare, chiamando Jantoman (alias Antonello Aguzzi) alle tastiere.

Tra i pezzi più amati dai fan vanno citati Cara ti amo, John Holmes, Urna, Servi della gleba, Pipppero, Supergiovane, Uomini col borsello, Mio cuggino, Tapparella, Christmas with yours, La visione, Shpalman.

Il Concerto appare come una veglia funebre agli Elii. Il sipario svela un palco a forma di bara con tanto di maniglie ai bordi; un’enorme lapide riporta la dicitura :”R.I.P Elio e le storie tese 1980 – 2017”. Siamo al funerale degli Eelst!!!! Corone di fiori dappertutto, fazzoletti consegnati dalle hostess all’entrata e i musicisti vestiti in nero ed incravattati come il “caro estinto”.

Sul palco funebre la band di sempre: Elio, Cesareo, Faso, Christian Meyer, Jantoman oltre a Carmelo (alias Vittorio Cosma al piano), Paola Folli alla voce e un fantomatico Flaco, Paco, Ciaccio, non si è capito, alle percussioni. Non presenzia, invece, Rocco Tanica, da tempo assente dal vivo.

Partenza col botto: “Servi della gleba” uno dei pezzi più osannati dal pubblico. Il Forum, pieno stipato, (vi sono persone perfino dietro il palco) è tutto per Elio e i suoi sodali. La scaletta (che di seguito riporto) sciorina il meglio del suo meglio, citando un lp del gruppo, oltre ad alcuni brani da tempo non più eseguiti dal vivo. Memorabili, in particolare, i pezzi col corpo di ballo Mangoni (amico di Elio ed architetto urbanista al Comune di Milano) travestito da Fantasma formaggino, Drag Queen, Burlesque, Tirolese, Supergiovane a seconda delle esigenze e fanciulle/ballerine al seguito.

Tutto funziona alla perfezione; anche l’acustica, che di solito al Forum lascia a desiderare, non è così male; ma ciò che più si nota è l’atmosfera di grande, grandissima festa. Dopo un’ora circa parte il medley Pipppero/La visione/Vacanza Alternativa/Urna/Discomusic/Born to be Abramo e nessuno riesce più a stare fermo; tutto il Forum balla contagiato da quello splendido accrocchio di funky, discomusic e made in Eelst.

Segue un bellissimo duetto tra Elio e Paola Folli per T.V.U.M.D.B, dall’album “Eat the phikis” del 1996. Commozione anche per Elio al tributo del pubblico per Feiez col celeberrimo coro
Forza panino”. Un ricordo doveroso per un amico ed un grande artista.

Spazio poi al batterista Christian Meyer che nei panni del DJ Mendrisio tra house e discopesa ci regala un momento molto molto trash col suo svizzerissimo “Swing Bizzarrone”; accompagnamento dance del solito immarcescibile Mangoni in completo tirolese in pelle d’asino e cappellino con pennetta.

Segue, a sorpresa, Cristina D’Avena – siiiii proprio lei – che cinguetta con Elio, interpretando magistralmente la parte di Enzo in “Piattaforma”. Molto divertente anche il siparietto con Carmelo nella parte del personaggio escluso 16 volte dai vari talent ma che riesce a fare intonare al pubblico “A me mi piace il c….“. Scorretto come pochi ma esilarante.

Per i palati più fini “El pube” viene eseguita al piano dal grandissimo Stefano Bollani, che trascina il Forum con un assolo molto coinvolgente. Dopo tre ore e vari bis il concerto si chiude con “Tapparella” e l’ennesimo coro “Forza panino”.

Cosa dire… bellissimo, divertentissimo, pezzi da paura eseguiti da paura, con ospiti da paura. Eelst non saranno i Pooh, ma è già noto ai più che seguirà un tour d’addio. C’è da augurarsi che poi ci sia la reunion dei 40, 50, 60 anni di carriera.

Segue scaletta dei brani:
1- Servi della gleba
2- Burattino senza fichi
3- La vendetta del fantasma formaggino
4- Cateto
5- La follia della donna
6- Fossi figo
7- Essere donna oggi
8- Middley: Pipppero/La visione//Vacanza Alternativa/Urna/Discomusic/Born to be
Abramo
9- T.V.U.M.D.B.
10-
l vitello dai piedi di balsa
11- Luigi il pugilista
12- Swing Bizzarrone (Dj Mendrisio)
13- Piattaforma (Cristina D’avema)
14- Il vitello dai piedi di balsa (reprise)
15- El pube (Stefano Bollani)
16- Uomini col borsello
17- Gargaroz
18- Parco Sempione
19- La canzone mononota
20- La terra dei cachi
21- Supergiovane
22- Carro
23- Nubi di ieri sul nostro domano odierno
24- Tapparella

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