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Le pagelle

Atalanta ok anche in coppa Italia: si vola ai quarti!

7 per Cornelius, 6.5 per Toloi: le pagelle di Atalanta - Sassuolo di Giulio Bassani classe 2000

Gollini 6: nel primo tempo è inoperoso e si può tranquillamente aggiungere nel computo del numero dei quasi 4.000 presenti sugli spalti(per colpa di un orario indecente), mentre nella ripresa compie qualche intervento in occasione di alcuni tentativi di Gazzola,Falcinelli e Matri comunque poco insidiosi e potenti. Ordinaria amministrazione.

Bastoni 6,5: non pensa al mercato che lo vedrà prossimo giocatore dell’Inter e sforna un’attenta prova difensiva in cui concede davvero poco e controlla molto bene con diligenza le sfuriate dei neroverdi.

Mancini 7: dopo Firenze, fornisce un’altra buonissima impressione. Tiene bene la posizione e stupisce per tempismo e precisione negli anticipi soprattutto aerei. Se sarà un nuovo Caldara lo vedremo più avanti in futuro, ha tutte le carte in regola per crescere ancora e diventare grande.

Toloi 6,5: unico riconfermato nella formazione titolare dopo la gara di campionato contro la Lazio. Nel gioco aereo straccia sempre le concorrenza: al 33′ su un corner battuto da Orsolini stacca più in alto di tutti e di testa sigla il raddoppio nerazzurro. È sfortunato quando nel cercare di anticipare Matri lanciato a rete spiazza Gollini per l’autorete che riapre il match.

Castagne 6: una gara a due velocità per il belga che compie un grande lavoro nel primo tempo di copertura e di appoggio alla manovra, mentre nel secondo tempo fatica molto a tenere la palla, sbaglia diversi passaggi e manca un po’ di propulsione offensiva.

De Roon 7: è il migliore in campo tra le file atalantine, domina in lungo e in largo il centrocampo senza mai perdere la bussola anche se a dire il vero i clienti neroverdi non sono proprio irresistibili per fisico e esperienza. È autore dell’assist per il gol che apre le marcature con un lancio lungo e calibrato per Cornelius che insacca.

Haas 6: debutta da titolare, fa legna in mezzo al campo. Al 21′ ci prova anche dalla distanza ma la palla finisce alta. Ha ampi margini di miglioramento.
(Dal 68′ Schmidt 6: per via dell’infortunio ad inizio stagione non era ancora mai stato impiegato in gare ufficiali, entra in campo e fornisce buone indicazioni sia dal punto di vista fisico che tattico, ma il brasiliano, già rinominato dai tifosi “Joao Meravigliao” è ancora tutto da scoprire. )

Gosens 6: il discorso fatto per Castagne vale anche per il numero 8 che cura molto attentamente senza sbavature la fase difensiva, ma è ancora troppo timido e poco propositivo in fase avanzata sulla fascia sinistra.

Orsolini 6,5: dimostra di essere un giocatore vivace che può cambiare l’inerzia della partita in un secondo e che è dotato di grande talento. Una prima fase di match davvero entusiasmante per l’ex Ascoli che con i suoi dribbling repentini e le sue giocate diverte i tifosi. Al 31′ servito in area, si gira in un fazzoletto e colpisce il palo alla destra di Pegolo. In vistoso calo invece nel secondo tempo.
(Dall’ 84′ Ilicic SV)

Cornelius 7: il duello con Cannavaro è una battaglia vera e propria tra due mastini. Ha il merito di spaccare la partita con un sinistro su cui Pegolo si trova impreparato. È l’unico giocatore ad aver segnato in tutte e tre le competizioni e quando segna il Vichingo, l’Atalanta vince sempre.
(Dall’88’ Gomez SV)

Kurtic 5,5: svolge il ruolo di raccordo tra centrocampo e punte, e lo fa in modo discreto, con molta dedizione e spirito di abnegazione. Proprio sulla sirena del primo tempo la sua conclusione da fuori area si stampa sulla traversa. Nel finale per un fallo di reazione poco intelligente viene mandato anzitempo negli spogliatoi rovinando una prestazione tutto sommato da 6 in pagella. A Napoli non ci sarà.

Gasperini 6,5: dà spazio ai giovani e chi nel corso della stagione ha avuto meno possibilità di giocare cambiando 10 pedine su 11 rispetto alla recente gara contro la Lazio. L’Atalanta per oltre un’ora di gioco piace e ha la qualificazione stretta nelle proprie mani con un buon pressing, un buon calcio, trova due gol e pure due legni. Quando Iachini inserisce tre titolarissimi come Manganelli, Falcinelli e Politano il Sassuolo si rende più pericoloso e e grazie alla sventurata autorete di Toloi crede alla rimonta mettendo apprensione e un po’ di sana paura alla retroguardia nerazzurra. Complice questa situazione delicata di punteggio il tecnico di Grugliasco deve inserire due elementi di spicco della rosa come Ilicic e il Papu lasciando in panchina alcuni calciatori che avrebbero potuto mettere minuti nelle gambe e mettersi in mostra come Vido, Barrow. Nel complesso il successo è meritato e grazie a questa vittoria sofferta l’Atalanta dopo 13 anni torna ai quarti di finale di Coppa Italia dove se la dovrà vedere al San Paolo con il Napoli che ha sconfitto l’Udinese 1-0. Non era facile e per alcuni non era prevedibule ma a dicembre la squadra di Gasperini si trova in corsa su tutti i fronti: oltre a questa qualificazione, non dimentichiamoci della grandissima impresa in Europa League (1^ posto nel girone di ferro) e il campionato dove la Dea è 7^ a pari punti con il Milan. E allora testa ai rossoneri, una sfida che va affrontata con la massima concentrazione senza pensare ai problemi dell’avversario. Quello di San Siro è già un primo scontro per l’Europa.

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