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L'intervista

Dario Violi e la sfida regionale: “La mia Lombardia sarà la terra di tutti”

Il candidato del Movimento 5 Stelle: "L'univa vera alternativa alla politica fatta dal centrodestra in tutti questi anni siamo noi. Sanità, lavoro, ambiente: questi i punti cardine della mia campagna elettorale"

“In cinque anni in Regione Lombardia abbiamo restituito un milione e mezzo di euro, tagliato dai nostri stipendi, e abbiamo permesso la creazione di 300 nuove imprese”. Parte da qui, da questo importante risultato ottenuto, la corsa di Dario Violi alla presidenza della Regione. Una corsa difficile, contro due candidati di prim’ordine come il leader uscente Roberto Maroni e l’attuale sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ma anche stimolante come non mai.

Il bergamasco di Costa Volpino, dopo cinque anni in consiglio regionale, è il candidato del Movimento 5 Stelle: “Penso che gli iscritti lombardi mi abbiano scelto per la mia presenza sul territorio – spiega a Bergamonews -, per tutti i chilometri che in questi cinque anni ho fatto per vedere realtà, ascoltare problemi, cercare soluzioni”.

“Credo molto nell’istituzione regionale – ha continuato Violi -, credo nella sussidiarietà, nella gestione delle risorse vicine al territorio. Per me la Regione non è un ente di serie B rispetto allo Stato, è un ente che dovrebbe avere maggiore autonomia e che dovrebbe occuparsi del territorio più di quanto non abbia fatto Maroni fino ad ora. La sua giunta si è occupata più dello straordinario che dell’ordinario, come dimostrano i milioni spesi per Pedemontana e Brebemi mentre i cittadini tutti i giorni percorrono strade con le buche o intasate di traffico”.

“La sanità sarà uno dei punti cardine della mia campagna elettorale – ha spiegato ancora il candidato del M5S -. È inammissibile che in una Regione un aspetto così importante venga delegato al settore privato, che oltretutto non ha portato i risultati che qualcuno si aspettava: le lista d’attesa sono ancora lunghissime, i ticket sono i più alti d’Italia e gli scandali non si sono fatti desiderare. Io non demonizzo il privato, sia chiaro, ma penso che un ente pubblico debba sempre essere in grado di capire quando il servizio erogato da un privato e l’esigenza di un cittadino non collimano ed essere un buon regolatore”.

Dario Violi

“Con la campagna elettorale voglio che arrivi il messaggio che la mia Lombardia deve essere la terra di tutti – ha continuato Violi -. Sarà una corsa molto interessante e molto combattuta. Gori e Maroni non hanno ancora un programma, ma da quel poco che ci hanno detto sembra chiaro che, come fatto dal centrodestra finora, entrambi vogliano portare avanti il lavoro fatto da Formigoni. Loro stanno ancora pensando a quale poltrona dare al partitino del 2% che li seguirà, mentre noi siamo già in mezzo alla gente. Il Movimento 5 Stelle è l’unica vera alternativa a questa politica”.

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