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Valbrembana

Zogno, i progetti Sanpellegrino e tramvia scaldano il Consiglio

A far discutere anche il plesso scolastico di Ambria, in particolare i lavori compiuti nei mesi scorsi all'interno della scuola

Alienazione e cessione di territori comunali alla società San Pellegrino SPA: di questo e altro si è discusso nel corso del Consiglio comunale tenutosi a Zogno nella serata di martedì 28 novembre.

La cessione, che coinvolge alcuni territori vicino al fiume Brembo nella zona di Ambria, porterebbe alla creazione di una nuova via di accesso allo stabilimento di Ruspino della San Pellegrino SPA, con la conseguente creazione di una nuova strada di collegamento fra l’ex strada statale 470 e la struttura in possesso dell’azienda bergamasca.

A destare preoccupazioni fra i consiglieri comunali della lista di minoranza “Zogno In Comune” sono il presunto impatto ambientale della struttura e l’intervento su altre opere di trasformazione già presenti sul territorio: “Con questa cessione il rischio è che le opere di trasformazione nell’area della Madonna del Lavello e per la creazione di un centro ricreativo di interesse pubblico e di un nuovo deposito per gli autobus SAB non vengano completate a causa della riduzione del 25% del terreno a disposizione, considerando che il terreno utilizzato per l’area industriale passerà con il progetto della San Pellegrino dai 22.300 mq di oggi a 43.200 mq – commenta il consigliere Domizio Ricco -. Ci sfugge quali effetti positivi possa portare quest’opera ai cittadini di Zogno se aumenterà il traffico di mezzi pesanti sul nostro territorio e se, come sostenuto da Arpa nello studio preliminare, la qualità dell’aria peggiorerà”.

Consiglio Comunale Zogno

Secondo il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti “non vi sarà un aumento dell’utilizzo del territorio comunale in quanto buona parte di quel territorio era già destinata al recupero dell’area industriale ed alla costruzione di una strada, tant’è che gli obiettivi legati agli ambiti di ristrutturazione verranno raggiunti in qualsiasi caso”. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali “è ancora presto per valutarli, in quanto mancano ancora studi ed autorizzazioni che verranno rilasciate dalle autorità competenti”.

Altri aspetti che hanno messo in allarme i consiglieri della lista di minoranza sono stati la procedura di vendita ed il possibile interessamento della tranviaria della Val Brembana: “Riguardo il vincolo sulla tranviaria – risponde il sindaco Giuliano Ghisalberti – in qualsiasi caso non verrà toccato in alcun modo in quanto per farlo occorrerebbe modificare il Piano di Governo del Territorio (PGT) ed il Piano Territoriale di Coordinamente Provinciale (PTCP)”.

Nel corso del consiglio comunale si sono trattati altri temi, come la manutenzione e la pulizia di sentieri e mulattiere sul territorio zognese, la messa in sicurezza della viabilità pedonale o la prevenzione contro la zanzara tigre, ma ciò che ha fatto maggiormente discutere è stato il plesso scolastico di Ambria, del quale si sono trattati i lavori compiuti nei mesi scorsi all’interno della scuola, ma più in particolare degli spazi mensa presenti.

Consiglio Comunale Zogno

“Riteniamo che in questo momento gli spazi mensa presenti all’interno del plesso scolastico di Ambria siano insufficienti per il numero di bambini presenti – dichiara il consigliere Ricco -. Il problema è stato rilevato più volte durante i consigli d’istituto in quanto, oltre al rumore presente, i bambini delle elementari e della scuola d’infanzia sono costretti a pranzare assieme, con conseguenti problemi per gli insegnanti nel seguirli adeguatamente. La scelta di separare i bambini delle elementari è una soluzione solo temporanea e non adeguata in previsione dell’arrivo di almeno altri 30 ragazzi nei prossimi due anni”.

“Non risulta alcuna problematica giunta a noi – replica l’assessore all’istruzione Barbara Carminati -. Abbiamo avuto un incontro con la dirigenza ed il responsabile della sicurezza che non hanno riscontrato nulla e lo stesso si è potuto vedere nel corso di una visita al plesso scolastico durante le ore di mensa con il responsabile della sicurezza. Se in futuro si riscontreranno problematiche, valuteremo gli interventi adeguati”.

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