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In commissariato

Donne e bimbi vittime di violenza, a Treviglio c’è “Una stanza tutta per sé” fotogallery

Inaugurazione al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Treviglio di “Una stanza tutta per sé” in sinergia con Soroptimist International per l’audizione protetta delle donne e dei bambini vittime di violenza.

Nella mattinata di sabato 25 novembre nel cortile del Commissariato di Treviglio con lo schieramento dei poliziotti e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, è iniziata la cerimonia comandata dal Commissario Angelolino Murtas con “l’alzandiera” con la Banda di Treviglio diretta dal Maestro Paolo Belloli che ha intonato l’Inno d’Italia.

Erano presenti il Questore di Bergamo Girolamo Fabiano, il Pubblico Ministero Carmen Pugliese, il Sindaco di Treviglio Juri Imeri, la Vice Presidente Nazionale Soroptimist Paola Pizzaferri e la Presidente di Treviglio Anna Di Landro, oltre ai sindaci della zona, l’Assessore Pinuccia Prandina, il rappresentante della Provincia Alessandra Locatelli, il Capitano dei carabinieri Davide Papasodaro, il Capitano della Guardia di Finanza Maria Luisa Ciancia e il Comandante della Polizia Locale Antonio Nocera.

A seguire davanti al cippo dedicato ai Caduti della Polizia di Stato è stato eseguito con la tromba il “Silenzio” d’ordinanza per ricordare chi ha immolato la propria vita nell’adempimento del dovere.

Successivamente gli ospiti si sono trasferiti nella sala riunioni all’ultimo piano del Commissariato dove l’incontro è stato aperto dall’Inno della Polizia di Stato “Giocondità” e dall’Inno alla Gioia (quello ufficiale di Soroptimist International) a cura di alcuni strumentisti della banda.

Il Dirigente del Commissariato Angelolino Murtas che, per la lotta contro la violenza di genere, ha fortemente voluto la “Stanza per le audizioni protette” all’interno dello stesso Commissariato, così come proposta da Soroptimist, ha presentato il progetto indicando l’importanza della struttura per permettere l’audizione dei bambini e delle donne vittime di violenza in cui viene registrato il video e l’audio digitale con apparecchiature sofisticate e non visibili, senza l’ulteriore dramma di dover fare invece la fila nei classici “Uffici Denunce” con lunghi ed interminabili verbali classici scritti su carta, mostrando anche al monitor le foto con le varie fasi dei lavori.

Sono seguiti quindi gli interventi del Questore di Bergamo Girolamo Fabiano, che ha presentato le attività della Polizia di Stato per prevenire la violenza contro le donne; del Pubblico Ministero Carmen Pugliese che ha preso ferma posizione “controcorrente” contro le denunce “show” del mondo dello spettacolo effettuate con anni di ritardo che sono una vera offesa contro le donne davvero abusate ed uccise. Una sorta di “denunce ad orologeria” per interessi personali anche dopo 20 anni dai fatti; il Sindaco di Treviglio Juri Imeri e Assessore Pinuccia Zoccoli Prandina che hanno sottolineato l’impegno e le iniziative dell’Amministrazione Comunale anche nella rete contro la violenza.

Il Commissario Angelolino Murtas ha quindi ricordato la drammatica storia di alcune donne della zona, uccise proprio da chi invece avrebbe dovuto amarle, tra cui un caso in cui aveva lavorato, quello di Ilaria Cantù uccisa con un colpo di pistola in testa a soli 19 anni; a queste donne ha fatto dedicare il famoso brano musicale “Ave Maria” (appunto una donna come loro), eseguito magistralmente dalla Banda/Orchestra di Treviglio diretta dal Maestro Belloli, dislocata appositamente in tutti i gradini della lunghezza delle scale dove erano “buttate” come perse in una fuga per la salvezza, le numerose scarpe rosse che rappresentano le donne uccise dal loro uomo.

Hanno quindi preso la parola la Socia Soroptimist Psicologa Sabina Albonetti che ha illustrato il suo impegno da anni in questo fenomeno; la presidente Soroptimist di Treviglio Anna Di Landro che ha spiegato il perché dell’impegno di Soroptimist e del progetto di costruire la stanza all’interno del Commissariato. Infine ha preso la parola la Vice Presidente Nazionale Soroptmist International d’Italia Paola Pizzaferri che ha spiegato dettagliatamente il progetto “Una Stanza tutta per se” portato avanti in tutta Italia con molta determinazione e dispendio di energie.

La cerimonia si è poi spostata al primo piano del Commissariato dove è stata inaugurata la “Stanza” con il classico taglio del nastro tricolore, seguito poi dall’intervento del Prevosto Don Norberto Donghi che ha benedetto i locali affinché fossero protetti dal Signore e che il dolore delle persone che sarebbero transitate trovasse giustizia e conforto per l’intercessione della Madonna anch’essa donna e madre.

È seguita in conclusione la spiegazione del Commissario Murtas ai presenti all’interno della stessa stanza, degli apparecchi elettronici sofisticati installati, dello specchio “unidirezionale all’americana” che permette la visione dal locale adiacente senza essere visti, e delle modalità di registrazione video ed audio digitale negli apparecchi nel locale della centrale terminali a fianco.

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