• Abbonati
Il caso

Volo Plovdiv-Bergamo, la denuncia: “Violino ammesso in cabina solo senza corde”

Una coppia di liutai di origine bulgara che vive nel Cremonese è stata costretta a togliere le corde dal prezioso strumento in quanto avrebbero potuto rappresentare un pericoloso oggetto tagliente.

“Rappresentano un pericoloso oggetto tagliente e potrebbero essere utilizzate come oggetto di offesa nella zona dei passeggeri”: con questo motivo un operatore di turno all’aeroporto di Plovdiv, in Bulgaria, ha ordinato ad una coppia di liutai cremonesi, di origini bulgare, di togliere le corde del violino che stavano trasportando.

Qualche giorno fa Evelina Bodukova e Kristo Marinov, mentre stavano per imbarcarsi su un volo Ryanair diretto a Bergamo, sono stati fermati all’area controlli: per motivi di sicurezza gli è stato chiesto di rimuovere le corde dal prezioso strumento, condizione imprescindibile per poterlo portare in aereo.

La storia è stata raccontata dalla coppia bulgara di liutai al giornale di Sofia “Trud”. Dal 2002 vivono e lavorano a Cremona ed erano diretti a Bergamo, con un volo low cost. Non sono servite a nulla le spiegazioni fornite dai liutai, che hanno spiegato come lo strumento, assicurato per ventimila euro,  per la sua delicatezza non potesse viaggiare in stiva come un normale bagaglio.

Il controllo rientra nelle norme di sicurezza dei voli ma non era mai capitato che un violino venisse considerato oggetto pericoloso. Alla fine le corde sono state rimosse e lasciate a terra. L’operatore di turno, alla fine, ha permesso a Evelina Bodukova di consegnarle ai genitori che l’avevano accompagnata all’aeroporto ma non è stato facile per la coppia di liutai convincere il personale di sicurezza a far viaggiare in cabina almeno il violino.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI