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La spiegazione

Vola ad Amsterdam l’Agenzia Europea del farmaco: ma cosa è nello specifico?

L'ennesima sconfitta per un'Italia tramortita: nemmeno la dea bendata è accorsa in nostro aiuto...

Olanda 1 – Italia 0: è così che è terminata la partita svoltasi lunedì 20 novembre fra le due potenze europee. Partita che, però, non ha avuto luogo su un campo di calcio bensì negli uffici di Bruxelles, sede del Parlamento Europeo; in palio l’opportunità di ospitare sul proprio territorio la sede dell’EMA, Agenzia Europea per i medicinali, a seguito dell’obbligo di spostarla da Londra causa Brexit.

La vittoria di Amsterdam ha lasciato un po’ di amaro in bocca a tutti gli italiani, visto soprattutto il modo in cui è avvenuta: dopo i primi due turni (vinti entrambi da Milano), l’ultima e decisiva votazione è terminata in parità ed è quindi stato necessario sorteggiare la vincitrice, che si è rivelata essere la busta dei Paesi Bassi. «Perdere così fa davvero rabbia» ha commentato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e candidato alla presidenza di Regione Lombardia; «La mia valutazione è che la prima votazione (Milano avanti con 25 voti, ndr) ha fatto vedere il valore del dossier» ha poi aggiunto Giuseppe Sala, primo cittadino di Milano.

C’è però qualcuno che, ascoltando o leggendo la notizia, si è chiesto: ma cos’è l’EMA? Che vantaggi si sarebbero ottenuti nell’averla a Milano?

Nata nel 1995, l’EMA è l’agenzia responsabile della valutazione scientifica, della supervisione e della vigilanza su tutti i farmaci commercializzati all’interno dell’UE (Unione Europea) e del SEU (Spazio Economico Europeo). Tutte quelle imprese che vogliono immettere sul mercato dei nuovi medicinali devono prima inoltrare all’Agenzia Europea del farmaco apposita richiesta e attendere la relativa conferma prima di iniziare a commercializzare il prodotto in questione.

Per compiere il proprio lavoro, essa dispone di sette comitati scientifici e di vari gruppi di lavoro, cui partecipano migliaia di esperti provenienti da tutta Europa, che forniscono raccomandazioni sui medicinali ad uso umano e veterinario in base alla valutazione scientifica precedentemente eseguita, corredando i dati trovati.

Per quanto riguarda invece il metodo di lavoro, l’EMA opera in maniera indipendente e trasparente, pubblicando informazioni chiare ed imparziali sui medicinali e sui loro usi. Oltre a concedere le autorizzazioni, essa deve anche monitorare i prodotti che circolano all’interno dell’UE e intervenire qualora lo ritenga necessario. Compie quindi un lavoro che va a beneficio di tutti, dai pazienti alle aziende farmaceutiche, passando per gli sviluppatori di farmaci e per i responsabili politici del settore sanitario.

Con uno staff di oltre 700 persone e un budget di 325 milioni di euro – che genera un valore d’affare di circa 1.5 miliardi – l’EMA ha il compito di «…proteggere la salute delle persone e degli animali nei 28 stati membri e nei paesi dell’Area Economica Europea garantendo che tutti i farmaci disponibili sul mercato europeo siano sicuri, efficaci e di alta qualità», come si trova scritto sul sito dell’agenzia. L’ennesima sconfitta per un’Italia tramortita: nemmeno la dea bendata è accorsa in nostro aiuto…

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