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La denuncia

UniBg, via all’Anno Accademico: “Oltre 18mila studenti, servono più docenti” fotogallery

Il rettore Morzenti: "Penseremo a corsi con numero programmato di studenti". Poi avverte: "Rispetto ad atenei con lo stesso numero di iscritti, qui il 30% in meno di docenti e personale"

"Viviamo una stagione di intensi, veloci e profondi mutamenti sotto ogni profilo, l'università deve tenere il passo con il mondo". Citando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il rettore dell'Università degli studi di Bergamo Remo Morzenti ha aperto il discorso in occasione dell'apertura ufficiale dell'anno accademico 2017-18, all'interno della gremita Aula Magna di Sant'Agostino in Città Alta.

Uno dei punti principali nell'analisi dello stato di salute dell'ateneo, sul quale si è soffermato il rettore, è l'aumento degli immatricolati. I dati diffusi al riguardo sono i seguenti: dai 4mila nel 2007 si è passati agli oltre 6mila del 2017.

Oltre 18mila quelli complessivamente iscritti al nuovo anno accademico: "Una cifra imponente che ci obbligherà a pensare a corsi con numero programmato di studenti - ha detto Morzenti -. Questo perché abbiamo ben presente sia le aspettative degli studenti che scelgono l'Università di Bergamo, sia la nostra responsabilità nei loro confronti, ovvero garantire un'elevata qualità dell'offerta formativa".

Lo stesso Rettore mette però in guardia su un aspetto: "Rispetto ad altri atenei con lo stesso numero di studenti - afferma Morzenti - abbiamo circa il 30% in meno di docenti e personale tecnico-amministrativo. Tutto ciò non è più sostenibile in una prospettiva di crescita e valorizzazione, che deve essere la priorità dell'ateneo negli anni a venire".

Per il prossimo anno, infine, annunciate altre due proposte per quanto riguarda l'attivazione di nuovi corsi di laurea magistrale: "Uno in Filosofia e Storia delle Scienza Naturali e Umane, e uno in Engineering and Management for Healt", nel campo della salute.

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