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L'opportunità

Harvard e Yale a portata di click: arrivano i corsi online gratuiti

Si tratta dell'ultima tranche del progetto Mooc (Massive open online courses) che in sei anni ha visto più di 800 università organizzare oltre ottomila corsi in Rete senza vincoli

Fondamenti di cybersicurezza per il business alla University of Colorado, letteratura moderna ad Harvard e intelligenza artificiale alla Georgia Institute. Frequentare corsi universitari non è mai stato così semplice e, soprattutto, gratuito. Ma anche comodo, dato che si potrà farlo in pantofole dal pc di casa.

Negli ultimi tre mesi 200 atenei di tutto il mondo hanno aperto 600 corsi online a disposizione di tutti e a cui si può partecipare iscrivendosi al portale della facoltà. Si tratta dell’ultima tranche del progetto Mooc (Massive open online courses) che in sei anni ha visto più di 800 università organizzare oltre ottomila corsi in Rete senza vincoli.

LEGGI QUI TUTTI I CORSI MESSI A DISPOSIZIONE

L’elenco dei MOOC è in continua evoluzione. Ogni mese ne nascono di nuovi e anche università inaccessibili come Stanford e Harvard figurano tra gli enti erogatori. Sono presenti insegnamenti per ogni tipo di attitudine e abilità: dall’informatica alla matematica, dalla programmazione alla medicina, passando per economia, discipline umanistiche e design. Si possono seguire lezioni che introducono rudimenti di una disciplina o ascoltare professori che approfondiscono aspetti specifici di una materia. In questo modo, tutti possono vantarsi di aver frequentato uno dei più prestigiosi college americani che hanno formato politici, star e geni della tecnologia e dell’informatica.

Non solo università straniere, ci sono anche quelle italiane. Tra le università italiane che hanno attivato di recente nuovi corsi Moocs, la Federico II di Napoli, il Politecnico di Milano, la Sapenza e la Luiss di Roma e gli atenei di Urbino, Pavia, Padova e Firenze.

L’università più generosa è la Federico II di Napoli, che permette di seguire più di dieci corsi di facoltà diverse: filosofia per bambini, innovazione sociale per il patrimonio culturale, Dante tra poesia e scienza, letteratura latina nell’età post-augustea, un laboratorio di programmazione, psicologia dell’apprendimento, un focus sul potere dei sondaggi e disegno tecnico industriale, solo per fare degli esempi.

Il Politecnico di Milano punta ad attrarre studenti stranieri proponendo le basi della nostra lingua, un corso di Scienze sociali sull’integrazione e una infarinatura di finanza. La Sapienza mette in risalto la ricchezza culturale di Roma con ore di Archeologia e storia del Palatino. La Luiss, invece, mette a disposizione un corso di managing innovation.

L’ateneo di Pavia propone un viaggio tra i libri illuminanti alla corte degli Sforza e una riflessione scientifica che parte dall’eredità di Alessandro Volta, inventore della pila, fino all’utilizzo del fotovoltaico. L’università di Padova offre una full-immersion nel calcolo matematico mentre quella di

Firenze si concentra sulla “Gamification: nuove strade per apprendere”. L’Università di Urbino mette a disposizione un corso per creare una app, due sugli algoritmi che regolano Internet e un insegnamento di architettura.

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