Settantacinque anni sulle spalle, eppure ancora uno spirito da ragazzino. È il caso di Felice Gimondi che, venerdì 29 settembre raggiunge il traguardo dei 75 anni. Un traguardo prestigioso per l’atleta nato a Sedrina il 29 settembre 1942, tagliato ancora una volta in sella alla bicicletta, come dimostra la presenza alla GimondBike di domenica 25 settembre.
Avvicinatosi al ciclismo grazie alla passione trasmessa dallo zio tifoso di Gino Bartali, Felice ha iniziato a praticare ciclismo agonistico nel 1959 con U.S. Sedrinese, mettendo in mostra il suo talento sin dalle categorie minori, come dimostra la vittoria del prestigioso Tour de l’Avenir nel 1964, da molti definito il “Tour de France giovanile”. Nel 1965 passa fra i professionisti nel team Salvarani come gregario di Vittorio Adorni, ma, a differenza di molti suoi colleghi, si impose immediatamente, giungendo terzo al Giro d’Italia e vincendo a sorpresa il Tour de France da neoprofessionista (fatto mai più accaduto nella storia della Grand Boucle). Da qui una carriera piena di successi, coronata dalla vittoria di tre edizioni del Giro d’Italia (1967,1969 e 1976 a trentaquattro anni), della Vuelta di Spagna 1968, di grandi classiche quali il Campionato del Mondo a Barcellona nel 1973, una Parigi – Roubaix, una Milano – Sanremo e due Giri di Lombardia.
Una vita sportiva contraddistinta dal duello agonistico con Eddy Merckx, il ciclista più vincente di tutti i tempi, che, a detta di molti, non ha permesso all’atleta sedrinese di esprimere appieno il proprio talento. Un duello avvincente, che ha diviso il mondo sportivo a cavallo fra anni Sessanta e Settanta, che non ha mai oltrepassato il recinto di gara e che, nonostante la supremazia imposta da Merckx, non ha impedito a Felice di vincere 141 gare su strada, oltre a nove podi al Giro d’Italia (record assoluto), tre ai Campionati del Mondo e molti altri in giro per il mondo.
Oggi Felice è presidente della squadra di mountain bike Bianchi e segue da vicino i giovani talenti della scuola di fuoristrada a lui intitolata ma, nonostante l’eta, continua ad allenarsi in bicicletta. Con ciò non possiamo non augurare un gioioso compleanno ad un campione di ciclismo inimitabile, che con la sua determinazione e la sua professionalità, ha ispirato generazione di appassionati.
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