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Il riconoscimento

Il Gruppo Esposito allarga i confini: l’ultimo brevetto registrato in Australia

Il nuovo brevetto si applica nella struttura più importante di Ecocentro, nel cuore dell’impianto, che separa dalla totalità dei rifiuti urbani raccolti la frazione organica, principalmente sabbia e ghiaie che possono essere riutilizzate nell’edilizia e nell’asfaltatura delle strade.

Una nuova unità di lavaggio, aggiornata e migliorata per aumentare le percentuali di materia recuperata dai rifiuti da spazzamento delle strade grazie agli impianti Ecocentro: questo l’ultimo brevetto di Gruppo Esposito, che ha ottenuto la registrazione australiana aprendo così la strada verso nuovi mercati internazionali. L’azienda bergamasca leader nell’ambito della green economy, infatti, sta valutando la possibilità di creare nuove relazioni con società australiane del settore, presentandosi con un prodotto d’eccellenza.

Il nuovo brevetto si applica nella struttura più importante di Ecocentro, nel cuore dell’impianto, che separa dalla totalità dei rifiuti urbani raccolti (plastica, vetro, cartacce, mozziconi) la frazione organica, principalmente sabbia e ghiaie che possono essere riutilizzate nell’edilizia e nell’asfaltatura delle strade.

“La macchina separa i materiali presenti nel rifiuto in base al loro peso specifico e risponde con più efficienza alle esigenze di recupero di materia“, spiega nel dettaglio Ezio Esposito, presidente dell’azienda e della società di ingegneria Ecocentro Tecnologie Ambientali: “Grazie al flusso d’acqua e alle turbolenze nel tamburo cilindrico, i materiali inorganici e più pesanti si depositano sul fondo, mentre vengono recuperati materiali organici in una percentuale superiore del 4% rispetto alle tecnologie precedenti“.

Un lavoro costante di ammodernamento che gli ingegneri di Gruppo Esposito hanno sviluppato sugli impianti già in funzione, con la preziosa la collaborazione con CINIGeo (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Ingegneria delle Georisorse). Con un unico obiettivo: “Testare di volta in volta soluzioni diverse per aumentare la quantità di materiali recuperabili dai rifiuti destinati alle discariche”.

Il riconoscimento dell’azienda bergamasca all’estero è un processo in fase di costruzione ma non privo di risultati, come testimonia il brevetto registrato in Cina nel mese di gennaio.

“Il rifiuto da spazzamento delle strade c’è ovunque, in Australia come in America e in Europa” osserva Esposito, “ma non sempre ci sono gli impianti per recuperarlo. Questo ci ha permesso di rischiare e quindi di proporci sul mercato con impianti innovativi, brevettati e certificati”.

Si conferma così l’impegno costante di Gruppo Esposito nella ricerca di nuove tecnologie per la tutela dell’ambiente, con uno sguardo rivolto sempre oltreoceano. Intanto, in Italia, l’azienda ha trovato una nuova sede a Lallio, più confacente alle nuove esigenze del Gruppo: “Abbiamo scelto di spostarci in un’area più vicina all’autostrada e all’aeroporto, per facilitare l’arrivo dei clienti e le nostre partenze per viaggi di lavoro – racconta Esposito – La nuova struttura, poi, dà un’immagine diversa e migliorata dell’azienda: oggi possiamo accogliere i clienti nei nuovi uffici e lavorare in spazi più ampi”.

È in questi spazi che gli ingegneri di Ecocentro Tecnologie Ambientali portano avanti le ricerche su una nuova tipologia di impianti dedicati al recupero e trattamento di rifiuti provenienti dalla pulizia di spiagge e arenili, che Esposito vorrebbe testare anzitutto nel nostro paese, sulle coste della Sardegna.

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