Facciamo il punto su quanto successo nel pomeriggio e nella notte di giovedì 17 agosto a Barcellona e in Spagna.
Intorno alle 17 un furgone ha travolto – guidando per 600 metri sulla Rambla, nel centro della capitale della Catalogna, le persone che passeggiavano.
Il bilancio ufficiale – diffuso dalle autorità catalane – parla di 13 morti e 86 feriti dei quali 15 molto gravi.
Non ci sono conferme della presenza di italiani coinvolti nell’attentato, anche se nella notte più fonti hanno parlato di una vittima italiana, un 35enne di Legnano (in Lombardia) in vacanza a Barcellona con moglie e due bimbi.
Le nazionalità note delle persone coinvolte sono 18: uno dei morti era belga, tre tedeschi.
E’ un attentato terroristico, confermato dalle autorità spagnole. Il premier ha parlato di una matrice jihadista. Lo Stato Islamico (Isis) ha rivendicato l’attacco.
Dal furgone è sceso, correndo, il conducente, un ventenne con camicia bianca a righe blu: è scappato a piedi e non è ancora stato preso.
Due uomini però sono stati arrestati. Uno è marocchino ed è stato arrestato a Ripoll. Uno è spagnolo e viene dall’enclave di Melilla: è stato arrestato a El Canal. La polizia ha fatto sapere che nessuno dei due arrestati era alla guida del furgone.
La guardia civil ha fatto sapere che il furgone è stato affittato usando i documenti di Driss Oukabir. Driss Oukabir è un francese di origine maghrebina che vive legalmente in Spagna, a Ripoll. Ma Driss Oukabir potrebbe essere innocente: la polizia sospetta di suo fratello Moussa, appena arrivato dal Marocco.
Nella notte un secondo attacco terroristico è avvenuto a Cambrils, circa 100 km a sud di Barcellona Cinque attentatori a bordo di un veicolo sono stati intercettati dalla polizia che ha sparato uccidendoli. I terroristi uccisi indossavano cinture esplosive. Secondo la polizia sono collegati agli assalitori della Rambla
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