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Rota imagna

Sgarbi presenta il restauro della pala di Francesco Quarenghi, nonno di Giacomo

Presentata a Rota Imagna il restauro della pala di Francesco Quarenghi. Ospite dell’evento il critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Nella chiesa parrocchiale di San Siro stracolma di pubblico, in occasione delle celebrazioni del 200° anniversario della morte dell’architetto Giacomo Quarenghi, si è tenuta a Rota Imagna la presentazione del volume “Signor Quarenghi riveritissimo” e del restauro di una pala d’altare dipinta da Francesco Quarenghi, nonno di Giacomo. Ospite della serata il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi che, dopo un’entrata trionfale, ha raccontato la propria esperienza legata a Giacomo Quarenghi ed ha spiegato i segreti legati alla pala appena restaurata.

Ad accompagnarlo lungo la serata Antonio Carminati, presidente del Centro Studi Valle Imagna, che ha presentato il volume scritto da Vanni Zanella e Graziella Colmuto, ed il sindaco di Rota Imagna Giovanni Locatelli, che ha espresso una grande felicità per la presenza del critico: “Sono molto soddisfatto per la presenza di Vittorio ad un evento posto all’interno delle celebrazioni del duecentesimo anniversario dalla scomparsa di Giacomo Quarenghi. Questo evento ha saputo riunire le origini di Giacomo e la nostra valle con la sua popolazione e di questo ne siamo orgogliosi”.

Vittorio Sgarbi a Rota Imagna

Nella presentazione del libro, il presidente del Centro Studi Valle Imagna ha voluto in apertura ricordare gli autori non presenti all’evento a causa di problemi di salute: “Vanni Zanella è uno di quelli studiosi che si rivedono nella figura dei personaggi studiati. Non si può pensare a Giacomo Quarenghi senza ricordare Vanni.”

Vittorio Sgarbi a Rota Imagna

Nel corso dell’incontro il professor Carminati ha inoltre spiegato l’intento dello studio che ha portato alla nascita di questo volume : “Questo libro contiene 48 lettere non scritte da Giacomo Quarenghi, ma ad esso inviate. Sono missive scritte da amici, colleghi e committenti che rappresentano la persona del Quarenghi in tutti i suoi aspetti, dal carattere a volte scontroso alla passione per la buona cucina, come attestano alcune testimonianze dirette. – spiega il professore – Vanni Zanella, in collaborazione con la moglie Graziella, ha studiato le lettere presenti nel fondo 977 della Biblioteca Nazionale di San Pietroburgo ed ha in seguito trascritto e spiegato il senso di esse in questo volume.”

Vittorio Sgarbi a Rota Imagna

A concludere la serata il lungo intervento di Vittorio Sgarbi, che ha spaziato fra vari argomenti lungo tutta la storia dell’arte, collegando le opere di Andrea Palladio all’esperienza di Giacomo Quarenghi, sorprendentemente affine anche a quella del critico d’arte : “Ascoltando la storia del Quarenghi ho rivissuto la fiamma giovanile che è nata in me circa quarant’anni fa. All’epoca leggendo un’edizione de «I quattro libri dell’architettura» di Andrea Palladio mi innamorai di esso, tant’è che decisi di scoprire tutte le sue opere in un tour attraverso il Veneto. – ha raccontato Sgarbi – Lo stesso fece Quarenghi, che in Palladio rivide quella passione per l’antico ed a cui si ispirò per le sue opere architettoniche. Giacomo Quarenghi seppe comprendere il linguaggio universale palladiano e portarlo in giro per il mondo attraverso le sue opere.”

Vittorio Sgarbi a Rota Imagna

Continuando nel paragone fra l’architetto veneto e quello bergamasco, Vittorio Sgarbi ha dichiarato di esser “orgoglioso” di esser connazionale di Quarenghi e ha invitato anche il folto pubblico presente all’interno della chiesa ad esserlo in quanto suoi concittadini: “Andando a San Pietroburgo pare di esser in una città italiana, quasi forse più che a Bergamo. Giacomo Quarenghi ha saputo incarnare lo spirito italiano e per questo dobbiamo esser orgogliosi.”

Vittorio Sgarbi a Rota Imagna

L’evento, che ha riscosso un grande successo, è stato un tassello importante per lo studio e la conoscenza di Giacomo Quarenghi e della sua famiglia ed a confermarcelo è lo stesso Vittorio Sgarbi : “Quarenghi è un personaggio poco conosciuto nel mondo dell’arte, ma molto studiato nella sua terra ed in Russia. Tutto ciò lo dimostra e per questo non necessita far molto altro.”

Vittorio Sgarbi a Rota Imagna
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