Ha partecipato al Gay Pride di Roma con la divisa da lavoro, quella dei vigili del fuoco. Per questo Costantino Saporito ora rischia un provvedimento disciplinare che lo potrebbe anche oobe anche portare al licenziamento.
“Così, mentre l’Italia brucia – commenta il Coordinamento nazionale Usb Vigili del Fuoco – c’è chi si diletta a perdere tempo prezioso per stilare rapporti e contestazioni in linguaggio borbonico. Ci sarebbe quasi da ridere, se non venisse da piangere”.
La contestazione, afferma il sindacato, “sottolinea che il reato addebitato a Saporito è l’aver esposto ‘l’uniforme d’istituto’ al pubblico ludibrio. Perché tale viene evidentemente considerato l’esprimere pubblicamente le proprie idee facendosi riconoscere come vigile del fuoco. Si contesta cioè quel che in altri paesi, sempre indicati come faro di democrazia e partecipazione, è lecito e consolidato. Vedi le partecipazioni ai Gay Pride dei bobbies inglesi o dei soldati di Sua Maestà la Regina, piuttosto che dei poliziotti e dei vigili del fuoco americani”.
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