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Tessile

Albini investe 10 milioni per il rinnovamento di macchinari

In un momento ancora difficile per il settore tessile, il Gruppo Albini chiude il semestre con risultati in lieve crescita rispetto all’anno precedente e va all’attacco con nuovi investimenti, maggiore attività di ricerca sulle materie prime, sempre più sofisticate e ricercate, nuovi servizi ai Clienti e nuovi mercati.

In un quadro economico e politico di grandi cambiamenti e grande incertezza, il Gruppo Albini, maggior produttore di tessuti per camiceria in Europa, cresce con aumenti a doppia cifra in alcune aree geografiche come gli Stati Uniti, dove è appena stato realizzato un ampliamento importante degli uffici di New York, e di mercato, come Albini Donna e la divisione filati. La tenuta generale delle posizioni è il risultato delle strategie di diversificazione dell’offerta e dei mercati attuate da tempo.

Crescita a due cifre anche per la divisone filati (I Cotoni di Albini S.p.a) dopo la riorganizzazione strategica realizzata nel corso del 2016 coerentemente con la politica aziendale di curare la qualità e la componente innovativa delle materie prime. Obiettivo della riorganizzazione è rendere la produzione più flessibile e veloce per poter rispondere meglio alle richieste del mercato sempre più orientato a prodotti qualificati e diversificati, lotti di produzione più piccoli e lead time ridotti.

I risultati di questi primi mesi del 2017, che rappresenta per il Gruppo Albini il 141° anno di attività industriale, sono quindi da considerare moderatamente positivi e resi possibili dalle scelte strategiche intraprese nel corso degli anni sempre con una visione di lungo periodo, come il controllo diretto dell’intera filiera produttiva. Il controllo diretto della produzione, dalle materie prime al tessuto finito, costituisce un’unicità nel settore tessile per camiceria e consente di poter tracciare e controllare ogni passaggio produttivo garantendo qualità di prodotto, servizio e risposta veloce. La possibilità inoltre di innovare in ogni fase della filiera assicura ai Clienti un’offerta sempre aggiornata, creativa e personalizzata.

Il Gruppo Albini, guidato oggi dalla quinta generazione con Silvio, Fabio, Andrea e Stefano Albini, ha appena completato investimenti per oltre 5 milioni nel 2016 destinati al rinnovamento di alcuni impianti e si appresta a investire nel corso del 2017 una cifra analoga finalizzata al miglioramento delle strutture produttive. Oltre a questi investimenti, importanti risorse verranno destinate all’area ricerca e sviluppo del prodotto, al marketing e alla comunicazione, ai sistemi informativi, all’ottimizzazione dei processi: un impegno altrettanto fondamentale per continuare a garantire gli standard di qualità e servizio a Clienti e consumatori che si mostrano sempre più consapevoli ed esigenti non solo con riguardo al prodotto finito, ma anche alle materie prime che sono sempre più sofisticate. Alla ricerca delle più belle materie prime al mondo, un team di esperti del Gruppo Albini gira il mondo per selezionare le migliori varietà di cotone e lino.

“Cambiamenti di lungo periodo stanno specificamente avvenendo nel mondo della moda e dei consumi di abbigliamento, – spiega il presidente del Gruppo Albini, il Cavaliere del Lavoro Silvio Albini i modelli distributivi tradizionali sono duramente colpiti dalla crescita delle vendite online, dai gusti imprevedibili delle nuove generazioni e dalla concorrenza di consumi e stili di vita alternativi all’abbigliamento. In questo scenario incerto e imprevedibile il nostro Gruppo resiste e si sviluppa grazie alla presenza internazionale, all’ampiezza, varietà e qualificazione altissima dei Clienti, alla ricchezza della nostra proposta e alla diversificazione verso nuovi segmenti di attività che stanno dando ottime soddisfazioni, come la crescita della Collezione Albini Donna”.

Da anni il Gruppo Albini esporta direttamente oltre il 70% del fatturato in più di 80 Paesi nel mondo, grazie alla strategia di internazionalizzazione con un approccio globale, ma con attenzioni locali che anticipano e rispondono velocemente alle esigenze di ogni singolo mercato. Nonostante la vocazione internazionale del Gruppo, l’attaccamento al territorio bergamasco è parte della strategia: andando spesso controcorrente rispetto a molti concorrenti è stato deciso infatti di mantenere la maggior parte della filiera produttiva in Italia, conservando la tradizione manifatturiera caratterizzata da tecnologia e qualità tipiche del Made in Italy, con la convinzione che il know-how della manodopera rappresenti un segno distintivo nel mondo.

“Di fronte a sfide in continuo aumento – continua Albini – la prima risposta per mantenere la nostra leadership è l’innovazione continua in ogni fase del processo produttivo e distributivo e il miglioramento continuo del servizio al Cliente”.

Nell’area di ricerca prodotto, in particolare, sono impegnate 35 persone dell’ufficio creativo che studiano e sviluppano per due volte all’anno collezioni e linee esclusive per i Clienti più esigenti al mondo. L’offerta del Gruppo è infatti composta da migliaia di varianti diverse frutto di un’attenta e appassionata attività di ricerca e si sviluppa in 5 distinti marchi, capaci di rispondere alle specifiche esigenze di ogni singolo mercato:
– Albini 1876: esalta il gusto italiano sofisticato e raffinato;
– Albini, donna: un’innovativa collezione dedicata all’abbigliamento femminile che rispetta il DNA del Gruppo Albini, fatto di un’attenta selezione delle materie prime più preziose e una tradizione manifatturiera d’eccellenza unite alla creatività italiana;
– Thomas Mason: espressione di British Heritage ed esempio unico di qualità, stile ed eleganza internazionale;
– David & John Anderson: sinonimo di eccellenza, con i tessuti nei titoli più fini al mondo realizzati nel pregiato cotone Egiziano Giza 45 e con il raro cotone Sea Island di Barbados;
– Albiate 1830: una collezione di ricerca tra denim, stampe, jacquard e tessuti sportivi per una camicia giovane e d’avanguardia, ma anche giacche, gilet, e abiti femminili.

Il primo semestre dell’anno conferma anche il successo del “Su Misura” proposto dal Gruppo Albini che ha l’obiettivo di diventare leader in quest’area di mercato. Grazie al servizio veloce e affidabile della piattaforma e-commerce, i sarti e camiciai più prestigiosi di tutto il mondo (attualmente le richieste provengono da oltre 80 Paesi) ricevono entro 24-48 ore dalla richiesta piccoli tagli di tessuto, anche per un singolo capo.

Sul tema della sostenibilità, è proseguita l’attività di miglioramento delle strutture produttive per quanto riguarda il consumo energetico e l’adeguamento alle normative ambientali e di sicurezza, realizzata anche grazie all’esperienza di Albini Energia, società costituita nel 2011 con l’obiettivo di tutelare l’ecosistema, offrendo la propria consulenza anche ad aziende esterne progettando soluzioni industriali a basso impatto ambientale.

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