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San giovanni bianco

Smi a caccia di programmatori e progettisti: “Qui lavoro per 500 famiglie della valle” fotogallery

L'iniziativa di Confindustria 'due ore in azienda' fa tappa all'azienda di San Giovanni Bianco, tra i maggiori costruttori di impianti di imbottigliamento e macchine di imballaggio al mondo

Centotrentasei milioni di euro di fatturato nel 2016, 730 dipendenti, 98% di export e 76.315 metri quadrati tra produzione e uffici. Forse non bastano due ore per raccontare la storia e la vita di un’azienda, ma i numeri possono sicuramente aiutare. L’iniziativa ‘due ore in azienda’ targata Confindustria – progetto nato nel 2011 con l’obiettivo di creare occasioni di incontro tra le imprese attraverso una serie di appuntamenti nelle aziende associate – mercoledì 5 luglio ha fatto tappa alla Smigroup di San Giovanni Bianco, oggi uno dei maggiori costruttori di impianti di imbottigliamento e macchine di imballaggio al mondo (tra i suoi clienti anche Coca Cola, Danone, Nestlé, Heineken e PepsiCo, giusto per citarne alcuni). Il tour, guidato dal Responsabile della Produzione Renato Gennini, ha toccato i reparti di ricambistica, produzione, oltre agli uffici tecnici, davanti ai rappresentanti di altre aziende ospiti. “Due ore dedicate alla crescita, allo scambio e alla contaminazione tra esperienze imprenditoriali – commenta il Vicepresidente Comitato Piccola Industria Matteo Assolari -. Uno scambio alla pari, che vuole essere stimolo e alimento di una cultura d’impresa radicata”.

Le origini dell’azienda valbrembana risalgono alla metà degli anni ’70, quando Luigi Nava aprì l’omonima officina meccanica a San Pellegrino Terme. Oltre al fondatore, a questa piccola impresa artigiana si dedicarono anche i quattro figli maschi. L’anno della svolta è però il 1994, con il trasferimento a San Giovanni Bianco in un complesso industriale di 7.600 mq (che negli anni diventeranno 65.000), che permette un considerevole aumento della capacità produttiva: basti pensare che l’anno è caratterizzato da una produzione che supera le 100 unità e vede l’impiego di 90 dipendenti.

Nel 2002 Smi produce in un anno ben 319 macchine d’imballaggio, segnando un record storico che la pone ai vertici del settore di riferimento. La divisione Smiform lancia inoltre stiro-soffiatrici più potenti e veloci con modelli a 10, 12 e 14 stampi, capaci di produzioni fino a 22.400 bottiglie l’ora.

L’anno seguente avviene la trasformazione da S.r.l. in S.p.A., e la neonata società per azioni chiude l’anno con un fatturato di 23 miliardi di lire (pari a 12,8 milioni di euro). L’azienda lancia così la nuova linea di cartonatrici e dà il via al processo di internazionalizzazione: viene aperto il primo ufficio di rappresentanza in Malesia, e l’anno successivo apre l’ufficio di Città del Messico.

Nel 2008 apre il nuovo polo tecnologico per la ricerca, l’innovazione e la formazione, mentre nell’aprile del 2014 il personale si trasferisce nel nuovo quartiere generale del Gruppo, frutto di un progetto di riqualificazione dell’insediamento delle ex cartiere Cima. All’interno della struttura sorge anche una centrale idroelettrica che dispone di una capacità produttiva massima di 6 GWh/anno di ‘energia verde’ ricavata dalle acque del Brembo.

Dei 730 dipendenti, ben 612 lavorano in sede. Gli altri 118 lavorano invece nelle filiali all’estero, sparse tra Brasile, Cina, Malesia, Messico, Stati Uniti, Regno Unito, Romania e Russia: “L’età media dei dipendenti si aggira attorno ai 37 anni e l’80% di loro risiede in valle” afferma Pietro Volpi, marketing manager Smi Group. C’è chi sta a Zogno, San Giovanni Bianco e San Pellegrino Terme, e c’è chi sta più su: a Carona, Valleve e Foppolo. “Qui offriamo lavoro per 450-500 famiglie della valle – prosegue Togni -. Del resto, molte delle realtà produttive hanno delocalizzato, altre si sono trasferite in zone più comode e logisticamente attrezzate, ragion per cui rappresentiamo oggi una delle poche possibilità d’impiego per chi vive in zona”.

Attualmente vi sono anche delle posizioni aperte: programmatori, progettisti, addetti al montaggio elettromeccanico, tecnici trasfertisti e sviluppatori informatici, richiesti tra le sedi di San Giovanni Bianco e San Pellegrino Terme, dove si trova la Smitec, società appartenente a Smigroup specializzata nello sviluppo e nella realizzazione di dispositivi elettronici integrati e di sistemi hardware/software per l’automazione e il controllo di macchine e processi industriali, che strizza più di un occhio all’industria 4.0. Per maggiori informazioni basta dare un’occhiata al sito dell’azienda alla voce ‘opportunità di carriera’ (clicca qui).

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