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Londra

Spostato il momento dell’addio, più tempo ai genitori del piccolo Charlie

Nel dibattito che la vicenda ha suscitato, interviene papa Francesco con un tweet: "Difendere la vita vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d'amore che Dio affida ad ogni uomo".

Il momento dell’addio è stato spostato, un pochino. E ai genitori del piccolo Charlie Gard è stato concesso più tempo salutare il loro piccolo e di non spegnere venerdì, come previsto, i macchinari che tengono in vita il bambino.di dieci mesi ricoverato a Londra per una rara malattia secondo i medici incurabile.

Intanto, nel dibattito che la vicenda ha suscitato, interviene papa Francesco con un tweet: “Difendere la vita vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo”.

In un post pubblicato su Facebook, la coppia ha raccontato che sta trascorrendo le “ultime ore preziose” in compagnia del figlio. “Non siamo autorizzati a scegliere se nostro figlio viva e non siamo autorizzati a scegliere quando o dove Charlie muoia”, hanno scritto i genitori. “Noi e cosa più importante Charlie siamo rimasti profondamente delusi durante questo intero percorso. Charlie morirà sapendo che è stato amato da migliaia di persone… grazie a tutti per il vostro sostegno”.

Martedì la Corte europea per i diritti umani ha respinto l’appello di Gard e Yates per autorizzare Charlie a sottoporsi a una terapia sperimentale negli Stati Uniti, bocciando l’ultimo appiglio legale per la famiglia.

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