I sindaci del centrosinistra delle più importanti città capoluogo della Lombardia, Milano, Bergamo, Brescia, Varese, Lecco, Mantova, Cremona e Sondrio, hanno deciso di dare vita a un comitato senza bandiere e aperto al civismo fortemente radicato in Lombardia, che nei prossimi mesi illustrerà le ragioni concrete per cui andare a votare Sì al referendum di ottobre.
“L’autonomia e i benefici per la crescita e il lavoro per tutti non possono essere strumentalizzati da una parte politica che ha isolato fino ad ora la Lombardia – dichiarano i sindaci del comitato -. Per questo diciamo un sì convinto e ci organizzeremo perché il referendum sia una vittoria di tutti i lombardi e non una bandierina di una parte. Il comitato si presenterà pubblicamente l’11 luglio a Varese. In questa occasione verranno spiegate le ragioni della scelta di votare sì”.
Nella mattinata di martedì 27 giugno, a Orio al Serio, è invece nato un altro comitato per il Sì al referendum per la Lombardia autonoma. Tra gli esponenti il primo cittadino Alessandro Colletta (Orio al Serio), Simona Pergreffi (Azzano San Paolo), Vittorio Milesi (San Pellegrino), Enea Bagini (Ciserano), Gianfranco Gafforelli (Calcinate), Mauro Faccà (Casirate), Fausto Dolci (Costa Serina), Claudio Sessa (Torre Boldone), Diego Bertocchi (Selvino), Vincenzo Trapattoni (Barbata), Raffaele Moriggi (Pagazzano), Mario Doneda (Brembate), Danilo Cominelli (Parre) e Roberto Facchinetti (presidente della Comunità Montana della Valle Imagna).
Questi sindaci avevano auspicato di vedere al loro fianco anche il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori.
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