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Tribunale di brescia

Prostituzione minorile, confermata la condanna per Corrado Fumagalli

Il fondatore del Bergamosex ha sempre sostenuto che i ragazzi con i quali aveva avuto dei rapporti sessuali avevano detto di essere maggiorenni

Confermata anche in secondo grado la condanna nei confronti di Corrado Fumagalli, volto noto delle tv locali lombarde, coinvolto in un’inchiesta su un giro di prostituzione minorile. La Corte d’Appello di Brescia ha confermato la condanna a due anni per il presentatore televisivo residente a Pognano, che era finito agli arresti domiciliari nel febbraio 2016.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani, era partita nel gennaio 2016 a Montichiari, vicino Brescia, con l’arresto di un 56enne sieropositivo, accusato di aver infettato alcuni ragazzi con i quali aveva avuto rapporti sessuali non protetti. Gli inquirenti avevano accertato come le persone coinvolte nella vicenda avessero avuto rapporti sessuali con minorenni in cambio di pochi euro o altri regali, come cene, telefonini o ricariche telefoniche.

Fumagalli, fondatore del Bergamosex, difeso dall’avvocato Benedetto Maria Bonomo, ha sempre sostenuto che i ragazzi con i quali aveva avuto dei rapporti sessuali, conosciuti su siti per incontri, avevano detto di essere maggiorenni. Nonostante ciò, nel novembre dello scorso anno era stato condannato a due anni (con pena sospesa) dal tribunale di Brescia, al termine del processo con rito abbreviato. Una sentenza confermata in appello.

“Attendiamo di conoscere le motivazioni delle sentenza – spiega il legale Bonomo – per poi valutare se proseguire in altre sedi: il mio assistito ha la ferma convinzione di dimostrare la sua tesi, ossia quella che non fosse a conoscenza che quei ragazzi erano minorenni”.

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