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Amministrative 2017

Obiettivo Curno, Locatelli: “Con noi una comunità coesa e non una banlieu dequalificata”

Sono tre le liste in campo per le amministrative 2017 a Curno: domenica 11 giugno i cittadini saranno chiamati a rinnovare la propria amministrazione comunale. Tra le possibili scelte in cabina elettorale anche Obiettivo Curno di Giovanni Locatelli.

Locatelli, se le chiedessi di sceglierne solamente una, quale sarebbe la priorità assoluta del vostro programma?

Un’idea di Curno: tutte le nostre proposte sono parte una strategia per rilanciare il Curno e non farla diventare una periferia di Bergamo. Siamo alle porte della città, quasi una sua estensione, coi suoi pro e i suoi contro. Ma non possiamo accettare che su di noi vengano ribaltate le infrastrutture che è politicamente difficile fare a Bergamo, come la nuova grande moschea: non è una questione di stereotipi o di razzismo, è che non vogliamo diventare un ghetto. Appena eletti annulleremo l’atto illegittimo con cui è stato dato il via libera da parte della Sinistra di “Vivere Curno”. Lo stesso vale per il resto: aprire la biblioteca e l’auditorium per avere un polo culturale forte, realizzare il Parco del Brembo, rilanciare il commercio di vicinato, aprire un centro diurno per gli anziani, rafforzare il ruolo dei centri sportivi e delle associazioni, ridare vita e servizi alla Marigolda. Tutto questo aiuterà a farci rimanere una comunità coesa e non una banlieu dequalificata.

C’è un’opera in particolare che sognate di realizzare per il suo paese?

La nuova biblioteca: vogliamo assolutamente completarla. È stata iniziata vent’anni fa ed è rimasta “congelata” per quasi un decennio nonostante manchi davvero poco per poterla inaugurare. Si può essere più o meno d’accordo sul fatto che una biblioteca fosse prioritaria, ma ora c’è, sono stati spesi 2,6 milioni di euro e di certo lasciarla lì a deperire senza utilizzarla è semplicemente vergognoso. Non siamo ipocriti: tutte le parti politiche hanno responsabilità in questa vicenda, ma mentre il Centrosinistra negli scorsi 5 anni ha dimenticato la questione, noi l’abbiamo messa al primo posto. Abbiamo anche individuato le risorse: ci vogliono circa 350 mila euro, utilizzeremo parte dei 4 milioni che arriveranno dall’ampliamento del centro commerciale e che l’Amministrazione Serra ha scelto di utilizzare per opere utili al centro stesso (parcheggio multipiano, viale alberato, nuova viabilità) e non ai curnesi. Subito dopo la biblioteca vengono Parco del Brembo, trasformazione della “Rodari” in un Centro Diurno Anziani e scuole: vanno messe in sicurezza e serve una nuova palestra per le elementari.

Quali politiche intendete adottare in termini di sicurezza?

Installeremo più telecamere (soprattutto nei varchi) per sorvegliare il territorio e istituiremo pattuglie con personale qualificato in aggiunta alla Polizia Locale soprattutto per garantire il controllo nelle fasce notturne: abbiamo visto, ad esempio, che a Bolgare in questo modo i furti nelle case, che sono un problema molto sentito a Curno, si sono ridotti del 50%. Detto questo, il fatto di far di tutto per evitare di diventare una nuova Zingonia sarà una scelta decisiva per il nostro futuro. Non facciamo queste proposte solo perché sono i cavalli di battaglia del Centrodestra, ma perché pensiamo che vivere più sicuri voglia dire vivere più liberi di godersi Curno. Sicurezza non vuol dire solo criminalità, ma anche Protezione Civile, nella quale investiremo per potenziarne le capacità di risposta alle situazioni di emergenza.

E per l’accoglienza di richiedenti asilo?

Siamo contrari all’accoglienza di finti profughi privi dei requisiti per ottenere lo status di rifugiati. Non ci opponiamo ad accogliere chi fugge da guerre e persecuzioni, ma non possiamo farci carico degli errori del Governo: quando i tempi per il riconoscimento di coloro che hanno diritto all’asilo (che sono, anche dopo i ricorsi, circa il 25% dei richiedenti) saranno ridotti a pochi mesi e lo Stato darà vere garanzie, aderiremo ai progetti di accoglienza diffusa. In ogni caso, faremo rispettare in maniera tassativa le norme (soprattutto quelle sulla residenza) così da evitare il più possibile lo stabilirsi di immigrati clandestini sul territorio di Curno.

C’è una lista che temete in particolare e c’è qualcosa che pensate di avere in più della lista avversarie?

Non direi che temiamo le altre liste: ci siamo confrontati con i nostri avversari magari con durezza e senza ipocrisia ma sempre con correttezza e trasparenza, perché chi si butta nella sfida per dare una buona amministrazione alla propria comunità merita rispetto. E questo nonostante alcuni gesti poco eleganti da parte di chi ha copiato parti del nostro programma o ha diffuso le solite voci diffamatorie che lasciano il tempo che trovano. Temo invece di più l’indifferenza e l’astensionismo. Cosa abbiamo in più? Le nostre idee, e soprattutto il coraggio di dichiararle senza vergogna: siamo il Centrodestra di Curno e non abbiamo paura a dirlo.

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