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Top manager

Buonuscita a sei zeri per Carlo Pesenti: da Italcementi 6,36 milioni

Carlo Pesenti, dopo 26 anni di Italcementi, ha ricevuto una buonuscita di 6,36 milioni di euro.

Buonuscite milionarie, con assegni a sei zeri per alcuni top manager delle società quotate a Piazza Affari.

Nel 2016 in una dozzina hanno portato a casa 50 milioni di euro.

Se al primo posto c’è Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit, che se n’è andato con un assegno da 9,58 milioni di euro, il secondo posto aspetta ad un bergamasco doc: Carlo Pesenti.

Dopo 26 anni in Italcementi, ha lasciato la sede della sua multinazionale ceduta al gruppo tedesco di Heilderberg con un assegno di 6,36 milioni di euro.

Sul podio, al terzo posto Carlo Malacarne, dopo 17 anni in Snam, ha portato a casa 6,1 milioni di euro. Il cda lo ha premiato, sì perché ci sono anche dei premi, con 860 mila euro di non concorrenza.

In classifica al 4° posto c’è Alberto Minali, uscito da Generali con 4,77 milioni di euro (500 mila per un patto di non concorrenza valido per appena sei mesi). Segue Amedeo Felisa ha lasciato Ferrari con 5,5 milioni di euro, Stefano Siragusa ha detto addio ad Ansaldo Sts con 3,2 milioni, mentre Fabrizio Viola, ex ad del Monte dei Paschi di Siena, ha ricevuto una buonuscita di 3 milioni di euro.

Commento amaro da parte di Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil:  “Leggendo la notizia non possiamo non pensare ai 430 lavoratori in cassa integrazione e alla decisione di rinunciare ad investire nel tessuto produttivo e manifatturiero di un paese e del territorio, badando solo agli aspetti finanziari”.

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