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La proposta

Robot nelle fabbriche, Bill Gates: “Svolgono lavori umani? Paghino le tasse”

Il numero uno di Microsoft entra nel dibattito con una proposta destinata a far discutere, confidata al portale economico americano Quartz: i robot che prendono il posto degli umani nelle fabbriche dovrebbero essere tassati

La presenza dei robot nelle fabbriche di tutto il mondo è ormai una questione che non può più essere ignorata: è arrivata al Parlamento europeo, con la proposta della lussemburghese Mady Delvaux di imporre una tassa poi bocciata, e nel programma elettorale del candidato socialista alle elezioni presidenziali francesi Benoit Hamon.

Ora anche il numero uno di Microsoft Bill Gates entra nel dibattito con una proposta destinata a far discutere, confidata al portale economico americano Quartz: i robot che prendono il posto degli umani nelle fabbriche dovrebbero essere tassati.

Secondo Gates i governi dovrebbero imporre delle tasse sulle compagnie che li sfruttano, almeno per rallentare la loro forte diffusione e per finanziare altri lavori, in particolar modo quelli per cui la mano umana è imprescindibile come nel caso della cura della persona o dell’insegnamento.

La velocità con cui i robot si stanno facendo largo all’interno delle fabbriche sta andando a discapito soprattutto delle occupazioni meno retribuite, con il forte rischio di allargare ulteriormente il gap tra i ricchi e le fasce povere della popolazione.

“Se un lavoratore guadagna 50mila dollari lavorando in fabbrica – ha spiegato Gates a Quartz – il suo reddito è tassato. Se dovesse arrivare un robot e svolgesse lo stesso identico lavoro, dovrebbe essere tassato allo stesso modo. Magari più basse, ma dovrebbero pagare le tasse. E non credo che le compagnie che producono robot dovrebbero risentirsi per questo”.

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