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La decisione

Lo scalo merci vede la luce: sì da sindaco e Rfi, si farà a Calusco

Il tavolo di lavoro aperto in Provincia sulla questione dello scalo merci ha prodotto il risultato sperato: su Calusco d'Adda sono arrivati i via libera da parte del sindaco Colleoni e di Rfi.

Un passo avanti importantissimo, probabilmente decisivo: lo scalo merci prende con decisione i binari di Calusco d’Adda. Il tavolo di lavoro aperto in Provincia due mesi fa ha prodotto il risultato sperato: se a Natale la situazione era sostanzialmente di stallo, oggi si può essere davvero speranzosi sulla buona riuscita del progetto che porterebbe l’infrastruttura nell’Isola Bergamasca. 

Mercoledì 15 febbraio in via Tasso la Provincia, rappresentata dal presidente Matteo Rossi e dai sindaci di Bergamo e Treviolo Giorgio Gori e Pasquale Gandolfi, ha incontrato Vincenzo Macello di Rfi, il presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi, Raffaello Teani della Comunità dell’Isola Bergamasca e i sindaci di Terno d’Isola e Calusco d’Adda Corrado Centurelli e Roberto Colleoni: all’ordine del giorno una risposta sulla fattibilità dell’intervento nei tre siti rimasti ancora in piedi dopo la prima scrematura effettuata a metà gennaio che aveva visto l’esclusione di Bergamo, Treviglio, Cortenuova e Calcio.

La prima ad essere scartata è stata l’ipotesi Verdellino, dove è risultato insormontabile il problema legato alla proprietà dell’area, in mano a un curatore fallimentare e i cui costi di bonifica sarebbero risultati proibitivi.

Come era preventivabile già alla vigilia, l’Isola ha rappresentato l’unica opportunità vera. A Terno d’Isola il sindaco Centurelli aveva subordinato il proprio sì alla risoluzione del problema viabilistico che si sarebbe venuto a creare a Nord e a Sud del Paese: gli interventi sarebbero stati parecchio dispendiosi, nell’ordine dei 60 milioni il primo e dei 20 il secondo.

Per Calusco, invece, si aspettava la risposta di fattibilità tecnica da parte di Rfi che doveva esprimersi su alcuni aggiustamenti tecnici e sulla disponibilità di far viaggiare le merci sia di giorno che di notte: “Un nodo che è stato risolto – ha commentato soddisfatto il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi – Abbiamo allora approfondito la parte viabilistica, con una tangenziale che già era nei progetti del sindaco e avrebbe un costo di nemmeno 10 milioni”. 

Ma l’impegno della Provincia, affiancata dalla Comunità dell’Isola Bergamasca, non si esaurisce qui: “Dopo il raddoppio ferroviario Ponte San Pietro-Bergamo-Montello chiederemo di allungare la tratta fino a Calusco – spiega Rossi – Lo faremo venerdì quando, al Centro Congressi Giovanni XXIII, sanciremo il successo di una strategia condivisa che ha portato al sì che tanto aspettavamo. Lo scalo merci può essere il volano per un ulteriore raddoppio che sposterebbe su ferro gran parte delle merci che oggi viaggiano su gomma”. 

L’unione di intenti ha permesso di arrivare a un ipotesi di lavoro fattibile e condivisa dal territorio: tra qualche settimana si passerà al livello successivo, quello regionale, con un incontro, ancora da fissare, con Rfi, l’assessore alla Mobilità Alessandro Sorte e il sottosegretario Ugo Parolo, dal quale dovrà scaturire in ultima battuta un accordo di programma. 

“Ringrazio i sindaci che si sono messi a disposizione – conclude Rossi – Aspettiamo l’ok della Regione e una loro risposta riguardo i 5 milioni messi a disposizione per il precedente accordo di programma su Verdello: il territorio unito ha individuato la soluzione Calusco, se arriva anche il via libera del Pirellone si può partire veramente”. 

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