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Il progetto

Ecco la nuova factory San Pellegrino: la disegna Big, studio di un archistar danese fotogallery

Il progetto ha vinto la gara organizzata dal marchio per ampliare la factory house. BIG sarà partner dell’azienda per i prossimi quattro anni e i lavori di costruzione partiranno nel 2018. Costo stimato: 90 milioni di euro

La nuova Casa San Pellegrino sarà disegnata da BIG: il progetto dello studio ha vinto la gara organizzata dal marchio per ampliare e migliorare la factory house.

BIG, acronimo di Bjarke Ingels Grop, fondato nel 2005 dallo stesso Bjarke Ingels, con headquarter a Copenhagen e una filiale a New York, è un gruppo di architetti, designer, costruttori e creativi, attivo nei settori dell’architettura, dell’urbanistica, della ricerca e sviluppo. Uno studio d’avanguardia che ha al suo attivo progetti di notevole successo come il VIA WEST 57 a New York, la Serpentine Gallery a Londra, il padiglione svedese di EXPO 2015. Attualmente lo studio è impegnato nella realizzazione, sempre a New York, del Google Campus e di due degli edifici del World Trade Center.

L’idea è quella di creare un nuovo stabilimento per riportare San Pellegrino Terme agli anni d’oro della Bella Epoque: “Una struttura innovativa, tecnologicamente avanzata, che armonizzi l’estetica dello stabilimento con il territorio circostante e apporti benefici per le persone che vi lavorano e per il territorio in cui sorge”, si legge in una nota diramata dallo società.

Il nome del vincitore è stato ufficialmente svelato a Milano nell’ambito dell’incontro “S.Pellegrino Flagship Factory – La Fabbrica del Futuro per far vincere il Made in Italy”, ed è il risultato del contest lanciato dall’acqua minerale ambasciatrice del Made in Italy e curato da Luca Molinari Studio. BIG sarà partner dell’azienda per i prossimi quattro anni e i primi lavori di costruzione partiranno nel 2018 per concludersi, presumibilmente, all’inizio del 2021. Costo stimato delle operazioni: 90 milioni di euro circa.

San Pellegrino secondo Bjarke Ingels Grop

“Oggi poniamo la prima ideale pietra della Factory destinata ad essere il fiore all’occhiello del nostro Gruppo – afferma Stefano Agostini, Presidente e AD del Gruppo Sanpellegrino – Il progetto di BIG è stato quello che più di tutti si è avvicinato ai valori della marca e all’impegno dell’azienda: rilanciare il ruolo di ambasciatori del Made in Italy raccontando un bene straordinario e non delocalizzabile quale l’acqua minerale; generare valore e benefici concreti per le comunità in cui operiamo; migliorare la qualità del lavoro – e quindi incrementare la produttività – delle nostre persone rafforzando lo spirito di appartenenza e il piacere di lavorare in un’ambiente visionario, confortevole e gratificante”.

“Salutiamo con grande entusiasmo la nostra collaborazione con S.Pellegrino – afferma l’architetto Bjarke Ingels – La nostra proposta non punta a dare un altro volto alla fabbrica esistente quanto a far emergere la sua identità: la nuova S.Pellegrino Factory e l’Experience Lab affioreranno dall’ambiente naturale così come l’acqua minerale sgorga dalla sorgente. Infine, con l’obiettivo di dare una continuità tra produzione e consumo, abbiamo voluto eliminare la tradizionale separazione tra linee di produzione e uffici tipica delle fabbriche”.

San Pellegrino secondo Bjarke Ingels Grop

“Questo progetto è il segno di un’attenzione concreta e di forte legame del Gruppo Sanpellegrino verso il nostro territorio – afferma Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino Terme – La nuova fabbrica si inserisce nel tema dello sviluppo turistico della nostra cittadina e siamo convinti che possa innestare altre iniziative partite in questi anni ma che hanno trovato alcune difficoltà a causa della crisi economica”.

“La nostra comunità guarda con favore al progetto del Gruppo Sanpellegrino – afferma Giuliano Ghisalberti, sindaco di Zogno – Siamo convinti che la cooperazione tra pubblico e privato sia un modello virtuoso per riqualificare il nostro territorio e rilanciare l’immagine di tutta la Valle Brembana nel mondo generando certamente effetti positivi sull’occupazione.”

L’idea convince anche i sindacati. “Davanti a un investimento così importante, il giudizio non può che essere positivo. Ci auguriamo naturalmente – ha detto Gigi Bramaschi, segretario generalale Fai Cisl Bergamo – che si colga l’occasione anche per migliorare la qualità del lavoro, arricchire il territorio e dare più attenzione all’occupazione giovanile per il futuro”.

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