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Il bilancio

Merce avariata, 230 chili di cibo sequestrati a Bergamo nel 2016 fotogallery

Nel 2016 sono stati 91 i sequestri di merce tra avariata e contraffatta. Quasi il doppio rispetto al 2015, quando se ne registrarono 59

L’argomento è di quelli che più colpiscono i cittadini: tutti vogliono leggere, vogliono sapere se in quel ristorante hanno mangiato di recente, oppure se sono entrati in quel negozio e vi hanno comprato qualcosa. Stiamo parlando dei cibi avariati, sul quale la Polizia Locale di Bergamo, soprattutto negli ultimi due anni, ha alzato notevolmente l’attenzione anche grazie alla collaborazione dell’ATS (l’Agenzia di Tutela della Salute).

Nel 2016 sono 230 i chili di cibi avariati sequestrati. I controlli, fanno sapere gli agenti, avvengono spesso su segnalazione o esposto degli stessi clienti.

L’ultimo caso pochi mesi fa, quando in un ristorante di via Carducci furono ben 113 i chili di merce scaduta e avariata posti sotto sequestro (leggi qui). Un controllo coordinato, andato in scena lo scorso 19 ottobre ad opera della Polizia Locale, della Ats e della Guardia Costiera di Venezia, che è competente anche sulla Lombardia orientale per quanto riguarda il commercio di pesce. Sui 113 chili di prodotti sequestrati, tuttavia, fu soprattutto la carne trovata all’interno dei locali e controllata a risultare fuori norma: ben 86 i chilogrammi finiti sotto sequestro.

Una delle operazioni più clamorose, ribattezzata “Nautilus”, dal nome del mollusco ritrovato all’interno di un market cinese di via Quarenghi, è stata persino premiata lo scorso 14 ottobre alla Fiera del Levante di Bari, nell’ambito dell’Assemblea Nazionale ANCI: una commissione di esperti l’ha giudicata tra le migliori e più rilevanti operazioni di Polizia Locale del Paese (leggi qui). In quell’occasione i vigili di Bergamo fermarono un furgone pieno di gamberi mal conservati e scaduti: controllarono prima il market in cui erano diretti e successivamente il magazzino da cui provenivano, a Padova. Ne scaturì un maxi-sequestro di oltre 2 tonnellate di cibo avariato e mal conservato.

Sono i ristoranti e i market orientali quelli ad essere più volte finiti nel mirino: la gran parte cinesi. E le conseguenze per i commercianti? Le vigenti normative non prevedono la chiusura dei locali. Tutt’al più si può sospendere l’attività, ma non chiuderla definitivamente. Dall’altra parte, gli esercizi “beccati” continuano ad essere monitorati dall’ATS e dalla forze di polizia, cercando di evitare che ricadano in condotte fuori legge per quello che riguarda la conservazione e la somministrazione degli alimenti.

Ma non solo. Tra i numeri presentati nel bilancio annuale sull’attività di Polizia Locale del Comune di Bergamo, spiccano anche 2.417 pezzi sequestrati durante il 2016: si va dai fiori dei venditori ambulanti – mimose ai semafori, le rose, ma anche fioristi abusivi – a profumi con marche contraffatte.

L’operazione più rilevante in tal senso è stata registrata lo scorso 9 agosto alla Malpensata, dove due persone (un uomo e una donna di 40 e 35 anni) sono stati trovate in possesso di 135 flaconi di profumo: Chanel, Moschino e tanto altro, tutte marche contraffatte e palesemente false, che cercavano di vendere ai passanti dal bagagliaio della propria auto. Un’operazione che è costata loro una denuncia penale (leggi qui).

In totale, nel 2016 sono stati 91 i sequestri di merce tra avariata e contraffatta. Quasi il doppio rispetto al 2015, quando se ne registrarono 59.

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