A un anno dalla scomparsa, la città di Bergamo e Amnesty International tornano a chiedere ancora una volta giustizia per Giulio Regeni, il ricercatore italiano di 28 anni ucciso al Cairo nel gennaio del 2016 e il cui corpo fu ritrovato una settimana più tardi.
Mercoledì 25 gennaio alle 19.30 si terrà una fiaccolata, organizzata da Amnesty International, che avrà come punto di ritrovo piazza Matteotti, di fronte al Comune di Bergamo: alle 19.41, orario in cui si persero le tracce di Giulio Regeni, verranno accese delle candele e il corteo inizierà a muoversi per un breve tragitto fino alla chiesa di San Bartolomeo.
Non è la prima iniziativa che Amnesty International organizza a Bergamo per chiedere giustizia per il ricercatore italiano: il 15 marzo scorso, su proposta di Luciano Ongaro e con decisione unanime da parte del consiglio comunale, venne appeso uno striscione solidale alla biblioteca Tiraboschi; qualche giorno più tardi anche il Comune di Valbrembo decise di aderire alla campagna “Verità per Giulio Regeni”, esponendo il messaggio sulla facciata esterna del municipio.
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