Dopo la segnalazione di lettore che era critico nei confronti di un grande manifesto appeso a Ponte San Pietro per promuovere un’iniziativa nel Giorno della Memoria (leggi), pubblichiamo il commento della Comunità Ebraica di Milano.
“D’accordo, l’intento del Comune di Ponte San Pietro è lodevole. Celebrare la Giornata della Memoria parlando delle Olimpiadi del 36. Le Olimpiadi che scatenarono l’ira di Hitler quando dovette assistere alla prova provata che la superiorità della cosiddetta razza ariana era solo una triste e tragica bufala.
Lodevole dunque, perché la Giornata della Memoria non deve ricordare solo la tragedia della Shoah, ma gli orrori e i misfatti del nazi/fascismo.
Peccato allora per quella svastica posta a lato dello striscione.
Peccato perché è la prima cosa che vedranno gli automobilisti che attraverseranno quel ponte nei prossimi giorni. Il resto dello striscione e’ infatti di difficile lettura per uno sguardo frettoloso.
Ma quel simbolo no, quello colpisce lo sguardo a una prima occhiata. E può ottenere l’effetto opposto, in un Paese, come il nostro, che non ha mai fatto i conti con la sua tragica storia, degli anni bui del fascismo. E così quel simbolo riappare qua e là, sempre più spesso, sui social, negli striscioni e finanche nel vestiario comune.
Dunque bisognerebbe fare attenzione a mostrare quei simboli, a maggior ragione se ad opera di un amministrazione pubblica. Sarebbe come se l’Anpi nell’indire la manifestazione del 25 Aprile, mettesse sul manifesto, labari e saluti romani, al solo scopo di ricordarci quel ventennio… Ci auguriamo la riuscita dell’evento indetto dall’amministrazione comunale di Ponte SanPietro, magari, perché no, evitando di esporre simboli che ricordano uno dei momenti più tragici della storia del 900.
Gadi Schonheit
consigliere della Comunità Ebraica di Milano
commenta