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La psicosi

Allarme meningite, a Bergamo boom di richieste di vaccini ai farmacisti: “Triplicate in un mese”

Farmacie prese d'assalto, ma dal 15 gennaio sono in arrivo

L’allarme meningite continua in tutta Italia e investe anche Bergamo. La conferma arriva direttamente dai farmacisti del centro cittadino che, interrogati da Bergamonews sulle richieste di vaccini, ci hanno spiegato come i bergamaschi abbiano subìto la psicosi come nel resto del Paese.

A Bergamo, nelle sei farmacie che abbiamo interpellato (Farmacia Centrale, via XX Settembre; Farmacia Porta Nuova; Farmacia Amedeo, via Angelo Maj; Farmacia Sella, Piazza Pontida; Farmacia Severino, via Don Luigi Palazzolo; Farmacia Cinque Vie, Via Moroni; Farmacia via Camozzi), le richieste di vaccini sono arrivate da ogni angolo. Nessuno, però, ha potuto soddisfare le richieste dei clienti: l’enorme richiesta arrivata da tutta Italia ha messo in ginocchio le case farmaceutiche, che ancora non hanno consegnato il prodotto.

La disponibilità, dunque, è minima e alcune farmacie, addirittura, non possono nemmeno procurarlo, di nessun tipo e di nessuna marca.

“Il consiglio che diamo a tutti è di rivolgersi sempre al proprio medico o alle Ats – hanno commentato i farmacisti -, anche perché il vaccino è comunque vendibile solo dietro prescrizione medica e senza ricetta del medico di base recarsi in farmacia è assolutamente inutile. Inoltre, i tempi di attesa sono lunghissimi”.

Con il 2017 Regione Lombardia ha deciso di spingere l’acceleratore sulle vaccinazioni. Da gennaio il vaccino contro la meningite B è gratuito per i nuovi nati (le famiglie riceveranno a casa l’invito). In più, viene introdotta una formula di co-pagamento per tutte le vaccinazioni contro il meningococco (ceppi: A/B/C/W/Y), con un risparmio almeno del 30%. I cittadini pagheranno il farmaco al prezzo di costo della Regione, più 9 euro per la somministrazione: l’importo esatto non è ancora conosciuto perché il Pirellone sta chiudendo in queste ore la gara per il rifornimento dei vaccini.

Per avere la vaccinazione a prezzo calmierato bisognerà rivolgersi alle Ats (ex Asl) e agli ospedali.Per avere la vaccinazione a prezzo calmierato bisognerà rivolgersi alle Ats (ex Asl) e agli ospedali. Per l’organizzazione delle sedute le Asst e le Ats coinvolte nell’offerta vaccinale dovranno dal 15 gennaio, e comunque non oltre il 15 febbraio, attivare gli ambulatori vaccinali per l’offerta in co-pagamento.

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