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Facebook dichiara guerra alle bufale: ecco come segnalare le notizie false

E alla fine anche Facebook dichiara ufficialmente guerra alle bufale. Lo ha annunciato il suo fondatore, Mark Zuckerberg, che in un post pubblicato sulla propria pagina ha spiegato come intenda eliminare ogni tifo di notizia falsa dalla propria piattaforma per regalare agli utenti iscritti un’esperienza quanto più piacevole possibile.

A fine novembre lo stesso Zuckerberg aveva spiegato che la compagnia era al lavoro per eliminare le bufale, anche migliorando la capacità dell’algoritmo di individuarle e di farle segnalare agli utenti. In futuro non esclude di usare anche l’intelligenza artificiale, ma qui è evidente che il ruolo principale nella segnalazione è riservato alla comunità degli utenti, come già accade per altri tipi di contenuti sul social network.

“Abbiamo la responsabilità di assicurarci che Facebook abbia il miglior impatto possibile sul mondo, questo aggiornamento è solo uno di tanti passi avanti – scrive Mark Zuckerberg -. Facebook è un genere di piattaforma diversa da qualunque cosa l’abbia preceduta. Ritengo Facebook una compagnia tecnologica ma riconosco che abbiamo una responsabilità maggiore della semplice fornitura della tecnologia attraverso la quale scorre l’informazione, sebbene non scriviamo le notizie che leggete e condividete, riconosciamo che siamo qualcosa di più di un semplice distributore di notizie”.

“Siamo una specie di nuova piattaforma per il discorso pubblico e ciò significa che abbiamo un nuovo genere di responsabilità nel rendere le persone in grado di avere le conversazioni più significative possibili e di costruire uno spazio dove la gente possa essere informata” ha aggiunto Zuckerberg, che ha poi descritto il funzionamento del servizio, già spiegato poco prima dal suo vice Adam Mosseri.

Ma come si farà a segnalare la bufala incontrata su Facebook? Come si era già visto in alcuni esperimenti che hanno preceduto il lancio, sarà inserito un pulsante che consentirà agli utenti di segnalare una notizia falsa. Le segnalazioni verranno poi elaborate da organizzazioni dedicate al fact-checking in linea con l’International Fact Checking Code of Principle stilato dal Poynter Institute. Se queste riterranno falsa una notizia, il post sarà segnalato come controverso e accompagnato da un articolo che spiega il perché.

Ovviamente il tutto funzionerà prima e meglio in lingua inglese, mentre con ogni probabilità ci vorrà più tempo perché il meccanismo riesca ad avere un impatto significativo sulla diffusione di notizie false in altre lingue, come l’italiano.

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