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Il videogioco

Football Manager, il bergamasco scova-talenti: “Atalanta? Ecco chi sfonderà”

È uscita venerdì 4 novembre la nuova versione del videogioco manageriale di calcio più famoso al mondo. Al lavoro dietro le quinte c'è un ragazzo bergamasco di 26 anni, Matteo Zanini: lo abbiamo intervistato

È uscita venerdì 4 novembre la nuova versione per PC, Mac e Linux del più famoso videogioco manageriale di calcio al mondo: Football Manager. Il giorno 17 è previsto anche l’arrivo della versione per smartphone e tablet.

Per chi ancora non lo conoscesse, il concetto che sta alla base del gioco è molto semplice: anziché muovere i giocatori di una squadra di calcio (con passaggi, tiri, scivolate ecc…) si vestono i panni di un allenatore-dirigente che gestisce la squadra e tutto ciò che le ruota attorno: non solo allenamenti e tattiche, ma anche contratti e stipendi dei calciatori, trattative di calciomercato, ristrutturazione dello stadio, rapporti con i giornalisti e un’infinità di altre piccole decisioni quotidiane. Le partite? Non si giocano. Si vedono e si osservano proprio come fa un vero allenatore.

Una serie cult che dal 1992 ha conquistato migliaia e migliaia di videogiocatori in tutto il mondo, tra cui molti addetti ai lavori e stelle del pallone che hanno apprezzato il lavoro maniacale di chi sta dietro le quinte e cura lo sterminato e aggiornatissimo database del gioco; talmente approfondito che alcuni club (come per esempio gli inglesi dell’Everton) hanno stretto collaborazioni con l’azienda produttrice per poter accedere ai dati. Stiamo parlando di quasi 700mila tra giocatori e allenatori (di cui oltre 48mila nella sezione italiana), più di 57mila club e oltre 32mila stadi per rendere l’esperienza il più possibile coinvolgente e realistica.

Un lavoro portato avanti da una rete di 1.300 scout internazionali, coordinati in Italia dal guru Alberto Scotta e dal suo braccio destro: un 26enne bergamasco laureato in Economia Aziendale e residente a Mozzo, Matteo Zanini (nella foto in alto a sinistra, ndr). Lo abbiamo intervistato.

Com’è cominciata la sua esperienza in Football Manager? 

Ho iniziato nell’estate 2008 come semplice ricercatore della mia squadra del cuore, il San Marino Calcio, all’epoca militante in C-2. Anno dopo anno mi sono ritagliato spazi sempre più importanti, fino al riconoscimento ufficiale della mia posizione dal quartier generale di Londra. Ora sono head researcher (in italiano ricercatore capo, ndr) e il mio compito è quello di coordinare, correggere e armonizzare i dati e le valutazioni della nostra rete di decine di collaboratori e occuparmi poi di task trasversali, come il continuo inserimento delle migliaia di trasferimenti che si registrano in Italia ad ogni sessione di calciomercato, dalla serie A fin oltre la Serie D.

Cosa rende il videogioco tanto amato?

Sicuramente il minuzioso lavoro di ricerca nell’aggiornamento dei database. Poi, un’altra caratteristica che rende Football Manager un attento osservatore del calcio mondiale e appassiona i videogiocatori, è la bravura dei propri scout nello scovare i giovani talenti del calcio e predirne il futuro.

Ci fa un esempio?

Nel 2002 l’allenatore dei Rangers Alex McLeish fu quasi convinto dal figlioletto ad acquistare un promettente argentino di neanche quindici anni che gioca nelle giovanili del Barcellona (si tratta di Lionel Messi, oggi considerato uno dei migliori calciatori al mondo, ndr).

A tal proposito, c’è qualche giovane atalantino sul quale punterebbe per il futuro?

Partiamo col dire che una delle squadre predilette dai videogiocatori è proprio l’Atalanta. Vuoi per gli ottimi valori del settore giovanile, ottenuti grazie ai calciatori cresciuti nel vivaio di Zingonia, vuoi per i successi delle squadre giovanili. Oltre all’ormai affermato Kessié, abbiamo scommesso senza dubbio sul potenziale di Filippo Melegoni, centrocampista classe ’99 della primavera di mister Bonacina e già perno della nazionale under 19. Tra i suoi compagni ci sentiamo di consigliare anche il difensore centrale Alessandro Bastoni e l’attaccante Christian Capone, nonché il classe ’98 Fabio Castellano, ora in prestito alla Pro Vercelli. A tal proposito ringrazio il collega Marco Scuglia, che cura i dati riguardanti i giocatori dell’Atalanta.

Quali sono le principali novità dell’edizione 2017?

Il motore del gioco è più intelligente. Così come i giocatori, molto più disciplinati tatticamente e attenti alle direttive degli allenatori. Sono presenti 15mila nuove animazioni, che comportano tiri più verosimili, parate più spettacolari e movimenti più fluidi. È inoltre possibile studiare l’avversario in maniera approfondita: dalle scelte di formazione alle caratteristiche dei giocatori , con analisi molto precise e minuziose su stile di gioco e possesso palla. Per quanto riguarda il calciomercato, giocatori e agenti hanno un ruolo fondamentale nella riuscita di una trattativa. E per essere sempre più realistico, il gioco riprodurrà persino gli effetti della Brexit. A bordo campo troverete poi un avatar con le vostre sembianze: basterà importare un’immagine per creare l’alter ego che sederà in panchina a guidare la vostra squadra. Nell’era di Facebook e Twitter, infine, i programmatori hanno dato ampio spazio ai social network. In pratica, l’allenatore deve prestare attenzione anche ai commenti della stampa, dei tifosi o dei giocatori sui ‘social’. C’è il rischio di essere esonerati per un tweet o un hashtag di troppo.

Come si diventa ricercatore di Football Manager?

Ogni appassionato dotato di buona volontà può diventare ricercatore. Si possono lasciare i propri contatti sul sito panoz.it, cliccare alla voce ‘Ricerca scout’ e compilare un form nel quale si specifica quali squadre seguire.

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