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L'intervista

Lisa Morzenti, argento mondiale a cronometro: “Sorpresa da me stessa, sogno l’Olimpiade” video

La 18enne di Pedrengo racconta ancora emozionata la medaglia d'argento conquistata nella prova contro il tempo del mondiale juniores: “Mi aspettavo di essere tra le prime 10, non di arrivare seconda: è stato quasi surreale”.

Mai una parola di troppo, testa sulle spalle e tanta umiltà anche se nel giro di un mese si è presa l’oro continentale e l’argento iridato, rigorosamente a cronometro: la stella di Lisa Morzenti brilla nel mondo del ciclismo mondiale e a Doha la 18enne di Pedrengo ha messo nuovamente in mostra le sue enormi potenzialità.

Una prova “monstre”, su un percorso che gli addetti ai lavori non consideravano nelle sue corde nonostante il dominio nella prova contro il tempo degli Europei di Plumelec: tutti piacevolmente smentiti da un piccolo fenomeno con le lentiggini e il viso da bambina.

“È stato quasi surreale – racconta tradendo ancora tanta emozione – Non mi aspettavo di arrivare seconda e per un po’ non mi sono resa conto di quello che avevo fatto. Durante il percorso pensavo di essere tra le prime dieci, poi quando sono arrivata sul rettilineo finale ho alzato gli occhi verso il tabellone luminoso e ho visto il tempo. Sono partita con la testa sgombra e libera da qualsiasi pressione: l’Europeo era più adatto alle mie caratteristiche anche se a me non dispiacciono i percorsi così piatti come a Doha. In gara c’erano atlete molto più dotate fisicamente e il tracciato premiava sicuramente la potenza”.

Potenza che comunque Lisa Morzenti nasconde in quel suo fisico gracile, capace di coprire i 13,7 chilometri del percorso in 18’29”: “Quel giorno (lunedì 10 ottobre ndr) non c’era tanto vento e dalla ricognizione non ho trovato punti dove si potesse fare la differenza: ho dato il massimo da subito, rimanendo sempre regolare. Non ho nessun rimpianto, più di così davvero non potevo fare: i 7/8 secondi che mi dividevano dalla medaglia d’oro erano incolmabili: sono arrivata al traguardo davvero al limite, forse se fossero stati due o tre ci avrei ripensato di più. In gara dopo di me c’era solo un’altra atleta, la francese Labous che avevo già battuto agli Europei, quindi al traguardo ero già sicura del podio ed ero contentissima così”.

Subito dopo il traguardo la dedica è stata automatica: “Alla mia famiglia che è sempre alla base di tutto e senza la quale non avrei mai iniziato ad andare in bici”.

Lisa Morzenti

Una medaglia che vale tanto per Lisa Morzenti ma anche per il ciclismo femminile italiano ed è la stessa campionessa di Pedrengo a spiegarne il motivo: “L’ultima medaglia a cronometro tra le donne era arrivata 14 anni fa”.

Ovvero quando lei di anni ne aveva solamente 4 e la passione per il ciclismo non era ancora esplosa: “Un amore che ho ereditato da mio papà Davide che ha sempre corso da amatore: a 8 anni sono entrata nella Fulgor di Seriate, la mia prima squadra, mentre le cronometro ho iniziato a farle da Allieva a Villongo. Già dalle Esordienti nel Team Valcar, però, ho capito che quella poteva essere la mia specialità perchè vincevo sempre andando in fuga e tenendo il passo”.

Dalle prime pedalate al primo successo a cronometro il passo non è stato molto lungo: è arrivato a 15 anni a Mongrando, in provincia di Biella, seguito poco dopo dalla gioia per l’oro nella prova contro il tempo del Festival olimpico della gioventù europea.

Dopo l’argento Mondiale le fatiche per Lisa Morzenti sono continuate nella prova in linea, unica azzurra ad aver affrontato il doppio impegno: ed è stata tutt’altro che una comparsata visto che è stata elemento di spicco, insieme all’altra bergamasca Chiara Consonni, del trenino tricolore che ha portato al successo finale Elisa Balsamo.

“Sicuramente Doha è un punto di partenza – commenta con decisione – Ho vinto tanto a livello giovanile ma un’atleta deve dimostrare di andare forte con i grandi. Dal primo gennaio 2017 sarò un’atleta professionista con l’Astana (formazione kazaka diretta dal bergamasco Giovanni Fidanza ndr): voglio fare esperienza, finire le gare sarà già un bel traguardo”.

Al riposo, al momento, non ci pensa perchè già la prossima settimana sarà in Francia per il “Grand Prix des Nations” ma prima della fine dell’anno, ammette, si concederà due settimane di relax. Poi ripartirà con gli allenamenti, con la testa alla sua prima stagione da Pro e con tanti sogni ancora da realizzare: “Mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi, migliorare in pista e correre un Giro a tappe”.

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