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Orgoglio bergamasco

Martina Caironi, l’oro di Rio chiude un quadriennio magico e costellato di successi

Le Paralimpiadi di Rio 2016 si sono concluse proprio come erano iniziate: nel segno di Martina Caironi, portabandiera dell’Italia il giorno dell’apertura e vincitrice dell’oro nella finale dei 100 metri T42.

La campionessa bergamasca, 27 anni, di Alzano Lombardo, ha tagliato il vento dell’Olympic Stadium di Rio correndo in 14.97. La più veloce di tutte. Si tratta dell’ennesimo capolavoro di una carriera leggendaria e già costellata di tanti successi. Un capolavoro che è valso all’Italia il decimo oro ai Giochi su un totale di 39 medaglie. Ben 11 in più rispetto a quelle della spedizione londinese di quattro anni fa.

Ex pallavolista, la Caironi è amputata alla gamba sinistra a causa di un incidente in moto avvenuto nel 2007. Da quel momento in poi ha dominato in lungo e in largo a livello paralimpico: già campionessa di specialità a Londra 2012, si è presa i Mondiali 2013 e 2015 nonché gli Europei di quest’anno a Grosseto. È persino diventata la prima amputata sotto il ginocchio a correre la gara regina dell’atletica sotto i 15′‘ (14”61 a Doha, record del mondo) e anche stanotte non ha avuto rivali portando a casa un altro oro dopo l’argento nel lungo con il record italiano.

Quella che allora era una ragazza considerata la rivelazione del momento, si è trasformata nella certezza di adesso: semplicemente la donna più veloce del mondo nella categoria T 42-43.

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