Sono già 20mila le firme raccolte a Bergamo e provincia per la petizione sulla modifica di legge della legittima difesa. A renderlo noto è Simone Scagnelli dirigente dell’Italia Dei Valori, partito promotore dell’iniziativa con l’appoggio della Lega Nord, che ha consegnato la busta a Ivan Rota, anche lui bergamasco e legale rappresentante dell’Idv.
“È stato un successo – ha dichiarato Scagnelli – e anche in questi giorni ne arriveranno altre. E’ una vera e propria necessità di cambiare le regole sul domicilio provato e la legittima difesa”
L’iniziativa ha l’obiettivo di rendere più severe le pene in caso di violazione del domicilio e quindi di tutelare maggiormente chi subisce furti o aggressioni nella propria casa. Nel dettaglio, la proposta di legge è finalizzata a modificare gli articoli 55 e 614 del codice penale.
Con la modifica dell’articolo 55 il disegno di legge intende escludere l’eccesso colposo in legittima difesa, vale a dire legittimare il padrone di casa a poter difendere se stesso e i propri beni senza subire denunce.
La modifica dell’articolo 614, invece, richiede l’aumento della pena fino a 6 anni per chi commette il reato di violazione di domicilio, e un ulteriore aumento fino a 7 anni nel caso in cui il colpevole sia palesemente armato al momento dell’aggressione. Infine, la proposta di legge intende anche negare il risarcimento danni in caso di lesioni subite dall’aggressore da parte del padrone di casa.
La raccolta firme per la legittima difesa non costituisce di per sè un referendum, ma serve per poter presentare in Parlamento la proposta di legge popolare: secondo la Costituzione servono infatti 50mila firme per poter presentare il disegno di legge al Parlamento. Successivamente la proposta dovrà essere discussa e approvata per rendere possibile la modifica dei due articoli.
Un’iniziativa che ha riscosso un notevole successo, specie sui social con un passaparola fatto di post in cui spesso, a dire il vero, non viene spiegato realmente il contenuto della modifica di legge.
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