“La rabbia e la preoccupazione sono più forti della pioggia”.
Le lavoratrici del Centro Sportivo di Seriate nel pomeriggio di giovedì 19 maggio hanno sfidato anche l’inclemenza del tempo e hanno realizzato il proprio presidio davanti alla sede del Centro, invitando le persone che passavano davanti al loro gazebo a firmare una petizione, indirizzata al Sindaco, per rivedere le posizioni circa il futuro di 13 famiglie.
“C’è chi questo centro l’ha aperto, nel senso che lavora qui dal giorno dell’inaugurazione – sottolinea Terry Vavassori, della Fisascat Cisl di Bergamo. Non si può pensare che il centro possa andare avanti da solo. I lavoratori ne sono da sempre il motore. Oggi abbiamo mostrato a tutto il paese lo stato di agitazione di questi 13 lavoratori, la maggior parte donne, madri, part-time con grosse difficoltà ad essere ricollocate. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di mostrare alla cittadinanza un aspetto più “sociale”, accettando di mettere nel capitolato d’appalto la clausola di salvaguardia dei posti dei lavoro”.
Intanto, nonostante i continui scrosci, molta gente ha solidarizzato con i lavoratori e la petizione ha raccolto una cinquantina di firme.
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