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Il caso

Carona, i dimissionari al sindaco: “Puntavamo su Brembo Ski, ma non tutto quadra”

"Abbiamo chiesto maggiore trasparenza nelle questioni societarie, ma ci hanno sempre sbattuto la porta in faccia". A parlare è Angelo Bagini, uno dei sei consiglieri dimissionari che hanno fanno decadere la Giunta e la carica del sindaco Gianalberto Bianchi.

A Carona continua a tener banco il caso Brembo Ski. I consiglieri dissidenti non ci stanno a vedere loro addossate tutte le responsabilità e chiedono chiarezza.

“L’ex sindaco ci accusa di non aver creduto nel progetto Brembo Ski? Forse non ricorda che nel settembre 2015 tutta la maggioranza era d’accordo nello stanziare 1.300.000 euro”.

A parlare è Angelo Bagini, uno dei sei consiglieri dimissionari che lo scorso 14 maggio hanno fatto decadere la Giunta e la carica del sindaco Gianalberto Bianchi. Tra i punti contestati, l’aumento di capitale per 560mila euro della Brembo Ski, la società di gestione degli impianti di risalita dei Comuni di Carona, Foppolo e Valleve, contro la quale è stata presentata un’istanza di fallimento da parte dei lavoratori per il mancato pagamento degli stipendi. Nei casi limite, in attesa di essere retribuiti da oltre un anno.

“Tutti noi della maggioranza puntavamo su Brembo Ski – replica Bagini – tant’è che eravamo d’accordo nello stanziare ben 1.300.000 euro”. A patto, però, che venissero soddisfatte alcune condizioni: “In primis, che la società fornisse tutti i preventivi delle opere che stava realizzando con la possibilità di consultare un computo metrico estimativo (ovvero un documento che permette di calcolare il costo di costruzione di un’opera edile, ndr). Inoltre, avevamo chiesto un maggiore coinvolgimento del Comune di Carona sia nelle scelte d’impresa che nella programmazione della stagione invernale 2015/2016”. Condizioni che, stando alle parole di Bagini, non sarebbero mai state prese in considerazione.

L’ex consigliere rincara poi la dose: “Abbiamo sempre fatto domande e chiesto maggiore trasparenza sulle questioni societarie, ma ci hanno sempre sbattuto la porta in faccia. E’ mai possibile che una Srl non convochi un solo consiglio di amministrazione?”.

Ma le “stranezze”, come le definisce Bagini, non finirebbero qui: “Lo scorso 2 marzo, durante l’assemblea per l’approvazione dell’esercizio 2015, ho chiesto spiegazioni su un investimento di circa 600mila euro per l’acquisizione da parte di Brembo Ski di un piano del complesso residenziale-alberghiero Belmont a Foppolo”. Un investimento che nessuno avrebbe mai comunicato a Bagini, e che l’allora consigliere delegato Brembo Ski del Comune di Carona racconta di aver appreso al bar del paese. “In teoria avrei dovuto essere tra i primi a saperlo. Invece, soltanto per aver chiesto spiegazioni, sono stato quasi assalito e sottoposto a intimidazioni affinché ponessi fine alle domande”.

Infine, si chiede Bagini: “Se poco o nulla è chiaro e condiviso, perché dovrei mettere la mia firma sul bilancio?”.

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