Operazione antiterrorismo congiunta tra Ros, Ucigos e digos nella mattinata di giovedì 28 aprile tra la Lombardia e il Piemonte, con al centro le province di Lecco, Varese e Milano: sei le persone finite in manette, accusate di essere estremisti jihadisti, raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano. Per tutti l'accusa è quella di essere parte di un'associazione con finalità di terrorismo internazionale.
Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale di Milano e dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, si sono concentrate in modo particolare su una coppia residente in provincia di Lecco: i due, secondo gli inquirenti, stavano per raggiungere la Siria insieme ai due figli di due e quattro anni per unirsi allo Stato Islamico.
Con loro avrebbe viaggiato anche un 23enne marocchino residente nel Varesotto, fratello di un foreign fighter già espulso dall'Italia a gennaio dello scorso anno.
L'ordinanza di custodia cautelare è stata indirizzata anche a un'altra coppia già partita da Lecco per la Siria nel 2015 e a una donna che avrebbe fatto da tramite per metterli in contatto con altri combattenti.
Gli aspiranti combattenti si erano messi in contatto con Mohamed Koraichi e Alice Brignoli, convertitisi all'Islam nel 2008 e arruolatisi nello Stato Islamico insieme ai tre figli di 7, 6 e un anno e mezzo.
Durante le perquisizioni gli inquirenti avrebbero raccolto materiale "di grande interesse investigativo" che potrebbe svelare contatti e progetti dei foreign fighters.
Su Twitter il premier Matteo Renzi si è complimentato con tutte le forze impegnate nell'operazione:
Operazione stamani anti estremisti al nord molto importante. Complimenti a ministro, intelligence, inquirenti e forze ordine #tuttiinsieme
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 aprile 2016
commenta