Il prossimo 17 aprile si vota il referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare.
In Bergamo e provincia saranno 817.478 gli elettori che andranno al voto nelle 965 sezioni complessive (400.769 gli uomini e 416.709 le donne); 85.930 di questi solo nella città di Bergamo in 103 sezioni (39.558 gli uomini e 46.372 le donne).
Voluto da 9 Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) il referendum chiede di scegliere se abrogare la norma – introdotta con l’ultima legge di Stabilità – che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalla costa e senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esaurimento del giacimento.
Ciò che si chiede ai cittadini è: volete fermare i giacimenti in attività quando scadranno le concessioni? Se vinceranno i ‘sì’, queste saranno bloccate; se vinceranno i ‘no’, continueranno a estrarre petrolio e metano.
Affinché la proposta sia approvata, il referendum deve raggiungere il quorum. Ovvero, deve andare ai seggi la metà degli aventi diritto più uno (il famoso “50 per cento + 1”), come previsto dall’articolo 75 della Costituzione.
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