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Enpa bergamo

Salvati in un anno 290 gatti: la crisi fa crescere gli abbandoni fotogallery

Il gattile Enpa di Bergamo assiste tra i 500 e i 600 animali l'anno: nel 2015, a causa dello spostamento in una sede provvisoria, sono stati 295.

Nel 2015 290 gatti sono stati curati, riabilitati e dati in adozione ma descrivere solamente con i numeri l’importanza dell’attività sul territorio del gattile Enpa di Bergamo risulta fin troppo riduttivo: la sistemazione provvisoria in via Morali dal novembre scorso, dopo la vendita da parte del Comune della vecchia sede di via Borgo Palazzo 213, ha costretto l’esercito di volontari che quotidianamente vi lavorano agli straordinari per continuare a prendersi cura, in locali adattati, di animali che altrimenti sarebbero stati destinati alla strada, dove erano stati abbandonati o si trovavano dopo essere stati investiti o dove sarebbero finiti in seguito all’improvvisa impossibilità dei proprietari di badare a loro.

Una sistemazione provvisoria che ha costretto l’associazione a rivedere al ribasso la propria capacità di accoglienza che nel 2014 aveva raggiunto i 585 soggetti, il 35% dei quali provenienti dal Comune di Bergamo: tra questi anche animali vittime di maltrattamenti o arrivati dai cosiddetti “animal holders”, gli accumulatori compulsivi, o da famiglie che non sono state in grado di affrontare il momento della morte e hanno lasciato all’Enpa la gestione dei loro ultimi giorni di vita.

Tra i 47 gatti attualmente ospitati dalla struttura ci sono alcuni casi davvero particolari come quello di Briciola (nella foto), un micione rossiccio di 7 chili con un grave scompenso comportamentale che non potrà mai essere dato in adozione a causa dei suoi improvvisi attacchi furiosi.

O come Simona, una gattina nera arrivata da Torino talmente terrorizzata dopo che alcuni Rom avevano devastato la locale sede Enpa che i volontari non riuscivano nemmeno lontanamente ad avvicinarsi.

“Nell’ultimo anno e mezzo – sottolinea Mirella Bridda, commissario straordinario della sezione bergamasca dal giugno 2015 – l’età media degli animali che arrivano da noi si è notevolmente alzata. Ora arrivano gatti tra i 9 e 18 anni e forse in questo ha influito la crisi: il gatto anziano richiede parecchie cure e i costi a volte possono essere insostenibili”.

Gattile Enpa Bergamo

Le richieste di aiuto sono tante ma ancora troppo spesso è il metodo di approccio ad essere sbagliato: ai volontari capita di trovare animali abbandonati nei trasportini all’esterno della sede o di trovarsi di fronte a proprietari arroganti.

Una volta in struttura e in condizioni normali, ovvero nel caso in cui non subentrino problematiche particolari nei gatti, il tempo medio di adozione si aggira tra i 20 e i 30 giorni: l’iter è molto semplice ma nulla viene lasciato al caso già dal colloquio preliminare utile per trovare l’animale più adatto alla singola situazione.

“E’ importante che ci venga esposto con calma il problema – continua Mirella Bridda – Noi diamo volentieri una mano ma l’ingresso in gattile va programmato e concordato insieme: il nostro supporto ci sarà sempre ma i proprietari non devono vedere l’animale come un gioco, serve responsabilità e non si deve abbandonare alla prima difficoltà”.

Ingressi programmati che fanno sì che all’interno della struttura non si concentrino mai più di 135 gatti contemporaneamente: i limiti di spazio dell’attuale sede e quelli di risorse impongono infatti una perfetta organizzazione e gestione delle forze.

Ai 52 volontari “normali” si aggiungono spesso anche quelli speciali come quelli che svolgono lavori socialmente utili e di pubblica utilità, scontando in questo modo pene accumulate per violazioni del codice della strada senza incidenti o altri fatti rilevanti con il vantaggio di estinguere completamente il reato: nel 2015 sono stati 36, nei primi mesi del 2016 la richiesta è già stata avanzata per 32 soggetti e la soddisfazione è vedere che molti di loro scelgono di continuare a prestare servizio anche una volta terminate le ore obbligatorie fissate dal Tribunale.

Se è vero che i numeri non dicono tutto, o almeno non abbastanza, di quanto viene fatto dal gattile Enpa è altrettanto necessario riconoscere che negli ultimi anni una maggiore sensibilizzazione sul territorio ha portato anche alla moltiplicazione degli impegni, ad esempio quelli legati all’assistenza alle colonie feline riconosciute: nel 2015 se ne contavano 1.081 per le quali sono state eseguite 1.545 sterilizzazioni, numeri in crescita dalle 980 e 1.411 sterilizzazioni del 2014 e dalle 871 per 1.463 sterilizzazioni del 2013.

“Numeri che fotografano solamente una parte del fenomeno – conclude Bridda – In realtà stimiamo che di colonie ce ne siano almeno il doppio: un grande lavoro in questo senso è stato fatto dall’Ats di Bergamo che è riuscita ad aprire il servizio di sterilizzazione (contattabile allo 0352270735) anche al sabato mattina dalle 9 alle 12 per colonie feline riconosciute”.

Mentre camminiamo negli spazi del gattile i piccoli ospiti a quattro zampe seguono attentamente ogni singolo spostamento: nello sguardo e sulla pelle portano ancora i segni di un destino che è stato fin qui crudele ma che, grazie all’impegno e alla generosità dei volontari, per loro ha in serbo una nuova possibilità.

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