Quattordici morti nell'esplosione all'aeroporto di Bruxelles, alle 8 di martedì 22 marzo; 17 vittime nell'attentato di un'ora dopo al metro della capitale d'Europa. E' il bilancio della mattinata di sangue che ha visto Bruxelles sotto attacco da parte dell'Isis che dopo mezzogiorno ha rivendicato le esplosioni. Probabile il legame con il recente arresto di Salah Abdeslam.
Anche tre italiani tra gli oltre cento feriti nel metro, alla stazione Maelbeek: non sono in gravi condizioni.
Le prime fortissime esplosioni sono avvenute all'aeroporto Zaventem: un settore dello scalo è stato completamente distrutto, nella zona partenze, al banco della American Airlines.
Le autorità avrebbero trovato altri ordigni inesplosi all'interno del Terminal A dell'aeroporto: alcuni testimoni avrebbero riferito di urla in arabo e raffiche di mitra prima delle esplosioni.
Alle 9.20 le altre esplosioni in metropolitana a Bruxelles: le autorità hanno chiuso tutte le stazioni metro e la stazione centrale. Nel pomeriggio di martedì il sito belga DH.be ha diffuso le foto dei probabili attentatori: uno dei tre, quello in abiti chiari, sarebbe ancora vivo e in fuga.
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